Liliana Resinovich rigettata la richiesta di archiviazione: si indaga per omicidio e sequestro di persona
Le ultime notizie sul caso di Liliana Resinovich: la procura rigetta l'archiviazione si va avanti e si indaga per omicidio
Da Trieste arrivano le ultime notizie sulle indagini per la morte di Liliana Resinovich: è stata rigettata la richiesta della procura di triestina di archiviazione dell’inchiesta come suicidio. I familiari di Liliana si erano opposti all’archiviazione, chiedendo che si continuasse a indagare per capire se Liliana si era realmente suicidata o so fosse stata uccisa. Il GIP ha disposto che le indagini continuino con l’ipotesi a carico di ignoti di omicidio volontario, oltre a sequestro di persona, e ordinato numerosi nuovi accertamenti. Accolte le opposizioni del fratello e della sorella, presentata dagli avvocati Nicodemo Gentile e Federica Obizzi dell’associazione Penelope, e del marito Sebastiano Visintin.
Le ultime notizie sul caso Liliana Resinovich
E’ stato reso noto il comunicato del procuratore Antonio De Nicolo che ha spiegato:
Questo Ufficio procederà all’esecuzione delle articolate attività indicate dal GIP con la stessa determinazione ed attenzione profuse fin dall’inizio della presente vicenda, allo scopo di chiarire per quanto possibile tutte le circostanze del fatto, d’individuare tutti gli ipotizzabili reati commessi in danno della signora Resinovich e – se la sussistenza di detti reati risulterà confermata dagli esiti delle investigazioni suppletive – d’identificarne gli autori.
E ancora:
Questo Ufficio si avvarrà ancora dell’ausilio della Squadra Mobile della Questura di Trieste ed individuerà con cura gli idonei specialisti cui affidare le svariate e complesse attività consulenziali indicate dal Giudice. Lo scrivente si augura che il provvedimento emesso dal GIP. contribuisca a mantenere, d’ora in poi, la vicenda entro gli stretti binari istituzionali dell’investigazione giudiziaria, senza le indebite incursioni troppe volte compiute in passato nell’effimero mondo dei social media e dei talk show.
I parenti di Liliana in questi mesi hanno continuato a chiedere che le indagini proseguissero, convinti del fatto che Liliana sia stata uccisa. Non hanno dubbi su questo e rigettano l’ipotesi che si sia tolta la vita in modo volontario. Sono da sempre convinti infatti che qualcuno abbia fatto del male a Liliana o il giorno stesso in cui è scomparsa o successivamente, quando il cadavere della donna è stato ritrovato nel bosco di Trieste a pochi metri da casa sua.
Al centro di questa vicenda, dopo la morte di Liliana Resinovich, i due uomini della sua vita. Da un lato il marito Sebastiano che non è mai stato indagato e dall’altro l’amico speciale Claudio che ha sempre detto che la Resinovich aveva intenzione di lasciare suo marito per iniziare una nuova vita al suo fianco.