Le giornaliste di Ore 14 e La vita in diretta aggredite per il caso “Marzia”: sputi e minacce
Barbara di Palma e Tatiana Bellizzi due giornaliste Rai sono state aggredite davanti la casa degli orrori dove Marzia è stata segregata e maltrattata
E’ successo di tutto nella tarda mattinata del 21 aprile davanti alla casa degli orrori, la casa in cui Marzia Capezzuti è stata torturata, maltrattata e seviziata. E’ successo che due giornaliste Rai, l’inviata de La vita in diretta Barbara di Palma e quella di Ore 14 Tatiana Bellizzi, siano state aggredite da un uomo di 23 anni che si è avvicinato a entrambe con fare minaccioso, come mostrano le immagini registrate nei minuti dell’aggressione e abbia urlato contro di loro qualsiasi cosa. Il 23enne che si è reso protagonista di questa aggressione è il marito della figlia di Barbara Vacchiano, oggi in carcere con l’accusa di aver ucciso Marzia Capezzuti, di averla maltrattata e di aver poi occultato il suo cadavere.
L’aggressione alle due giornaliste Rai 1 per il caso Marzia Capezzuti
Le due giornaliste si trovavano di fronte a quella casa, per fare il loro lavoro. Anche oggi infatti erano in provincia di Salerno per documentare le ultime notizie sulla vicenda. I vicini di casa della Vacchiano intanto avevano chiamato le forze dell’ordine per chiedere di intervenire per salvare i cani della famiglia, rimasti nella casa. Per questo mentre le due giornaliste erano sul posto a girare dei servizi per i due programmi Rai, si sono ritrovate faccia a faccia con la figlia della Vacchiano, anch’ella indagata, e suo marito. La ragazza ha iniziato a urlare, come si vede dai video, chiedendo di non essere ripresa. Mentre suo marito ha agito con violenza, strappando il microfono alla giornalista di Ore 14 e iniziando ad aggredirla anche verbalmente. Fortunatamente sul posto c’erano due vigilesse, che sono intervenute tempestivamente. Mentre cercavano di calmare il giovane aggressore, questi continuava con fare violento a inveire contro le due giornaliste. Ha più volte sputato contro tutte e due, ha minacciato, ha urlato, ha fatto gesti viscidi ( la giornalista di Ore 14 ha riferito che avrebbe anche mostrato le sue parti intime). E ha continuato a comportarsi in modo violento. “Quello che ci ha lasciato senza parole è che in macchina c’era un bambino piccolo che continuava a piangere terrorizzato” hanno detto le due inviate ancora molto scosse per quanto accaduto. Nonostante le parolacce siano state “bippate” come si dice in gergo, è emersa tutta la violenza di questo soggetto contro le due inviate Rai che stavano svolgendo il loro lavoro, su suolo pubblico.
Milo Infante, che ha parlato anche a nome di Alberto Matano, conduttore de La vita in diretta, ha espresso tutta la sua solidarietà alle due giornaliste, alle quali la Rai ha già mostrato vicinanza e comprensione, per quello che è successo. “Mi chiedo se fosse successa la stessa cosa se al posto di Barbara e di Tatiana ci fossimo stati io o Matano” ha fatto notare Milo Infante.
Nel corso della diretta di Ore 14 è intervenuta poi la madre del 23enne che ha voluto fare le sue scuse alle due inviate Rai. “Mio figlio non è quello che avete visto, non me lo so spiegare, non capisco come sia successo, noi non siamo quel genere di famiglia” ha detto la donna in diretta a Ore 14. Di tutt’altro avviso la Dottoressa Bruzzone che ha spiegato che una tale violenza non si genera per caso e che questo ragazzo ha bisogno di aiuto. “Non ha 13 anni, a scusarsi deve essere lui non la madre” ha detto la criminologa indignata per quanto accaduto. La dottoressa Viola ha aggiunto: “Se queste sono le persone che sono fuori dal carcere, non oso immaginare cosa ha subito Marzia”.