Attualità Italiana

La confessione shock della figlia di Laura Ziliani: “Era lei che voleva ucciderci”

Lascia senza parole la confessione di Silvia Zani. La figlia di Laura Ziliani rivela che hanno ucciso la donna perchè era lei che aveva già tentato di ammazzarle

confessione silvia zani

Nostra madre voleva ucciderci” sono queste le parole di Silvia Zani, una delle due figlie accusate di aver ucciso Laura Ziliani. La ragazza, in carcere, si difende e prova a spiegare i motivi per i quali lei e il suo fidanzato, avrebbero organizzato di uccidere l’ex vigilessa. Temevano per la loro vita, lo racconta in una confessione fiume, oltre 10 ore di colloquio. Parole scioccanti quelle della figlia di Laura Ziliani ma che non stupiscono, visto che dopo la scomparsa della donna, ben sapendo che era morta, lei e sua sorella, avevano più volte cercato di depistare le indagini, dicendo che Laura era scappata, che aveva dei debiti, che voleva fare la bella vita senza poterselo permettere. Oggi, come ieri, Laura non può difendersi da queste infamanti accuse. E qualcuno, fa notare, che queste due figlie stanno uccidendo una seconda volta la loro mamma. Una confessione che non arriva per caso. Silvia è chiaro: se non avesse saputo che Mirto, aveva parlato con un altro detenuto, lei avrebbe rispettato i patti, e questo significava che avrebbe taciuto per sempre.

E’ il Giornale di Brescia a pubblicare oggi in esclusiva, quello che Silvia Zani ha raccontato nel suo interrogatorio.

Le scioccanti accuse di Silvia Zani a sua madre

Si legge nei verbali: “Eravamo disperati per i tentativi di mia madre di ucciderci, non sapevamo cosa fare. Mia madre si sentiva bloccata, con tre figlie di cui una disabile, e l’idea che avevamo era che voleva liberarsi di noi. Già nell’estate del 2020 iniziammo a pensare di ucciderla“. Secondo quanto racconta Silvia, la madre avrebbe cercato di uccidere lei e sua sorella con della candeggina messa nel cibo, poi ci sarebbe stato anche un altro tentativo.

Avevamo paura che ci avvelenasse”, avrebbe poi ribadito Mirto Milani nel suo interrogatorio. “Io non ho fatto del male a mia mamma, l’ho solo tenuta ferma“, la versione di Paola Zani che a detta della sorella, non voleva partecipare a questo piano. Silvia racconta che sua sorella, pur avendo paura di morire per mano di sua madre, avrebbe preferito essere uccisa, piuttosto che farle del male. Poi però le cose sono cambiate e quel giorno, dopo che Laura ha mangiato i muffin con le benzodiazepine, anche Paola ha partecipato all’omicidio. Laura sarebbe stata strangolata nel letto, prima da Silvia Zani (mentre la sorella Paola avrebbe tenuto ferma Laura Ziliani) e poi da Mirto Milani. Tutti e tre avrebbero poi caricato il cadavere in auto per seppellirlo e farlo sparire. Silvia racconta anche che avevano pensato che il corpo di Laura non sarebbe mai stato trovato e che dal momento successivo all’omicidio, ha come cancellato tutto quello che era successo.

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