Il piccolo Nicolò morto a 2 anni a Belluno: indagato il papà, si cerca la verità
Si cerca ancora di capire che cosa sia successo al piccolo Nicolò morto a Longarone: ha davvero ingerito una sostanza nociva al parco?
Come è stato possibile? Come è morto il piccolo Nicolò? La distrazione di un minuto di suo papà al parco e la possibilità che in poco tempo abbia ingerito qualcosa di velenoso, qualcosa che lo ha portato alla morte? Lo scopriranno gli investigatori che in queste ore restano in attesa dei risultati scientifici, per capire se davvero il bambino di due anni, ha mangiato qualcosa che possa aver provocato la sua morte.
Al momento c’è una sola novità sul caso: è stato indagato per omicidio colposo Diego Feltrin, 41 anni, boscaiolo di Codissago di Longarone, padre di Nicolò Feltrin, morto all’ospedale di Pieve di Cadore. Un atto dovuto probabilmente, per permette a chi indaga di scavare a fondo e di effettuare tutti gli esami scientifici, inclusa l’autipsia, per poter capire che cosa è successo davvero al piccolo.
Cosa sappiamo sulla morte del piccolo Nicolò
Al momento, quello che sappiamo di questa storia, ce lo racconta papà Diego nella prima parte e nella seconda, il personale medico che ha assistito il bambino, arrivato presso l’ospedale solo nel pomeriggio. Il piccolo era giunto al pronto soccorso addormentato, con insufficienza respiratoria e battito cardiaco rallentato. Lo aveva portato lì a braccia il padre, che aveva detto ai medici quella che era la sua ipotesi: il piccolo avrebbe mangiato qualcosa di strano al parco al mattino. Ma solo con il passare del tempo, avrebbe poi iniziato a sentirsi male. Il bimbo infatti è tornato a casa, ha continuato a giocare, ha anche pranzato e poi è stato messo a letto per il suo classico pisolino. Solo dopo, nel pomeriggio, quando suo papà è andato a svegliarlo, ha notato che il bambino non era vispo e sveglio come al solito, capendo che c’era qualcosa che non andava.
Il quadro clinico del bambino, che lascia intendere l’assunzione di sostanze tossiche, ha insospettito i medici, che hanno chiamato i carabinieri. I militari di Longarone e Belluno sono andati a casa della famiglia Feltrin, in via 2 Giugno a Codissago. i militari sono andati subito al parco con le giostrine in cui l’uomo ha detto di aver portato il piccolo, a caccia di eventuali sostanze tossiche. Poi sono andati a controllare a casa della famiglia, perché una delle ipotesi era che il bambino avesse ingerito della droga in casa. Le indagini però non hanno evidenziato nulla di strano: nella casa del bambino, non è stato trovato nulla di sospetto, non c’erano sostanze stupefacenti.
I militari hanno fotografato farmaci e detersivi, non è del tutto tramontata l’ipotesi dell’ingestione di droga leggera, che resta però al momento una delle ipotesi. Tutto si potrebbe fare più chiaro con gli esami tossicologici e le altre analisi che nelle prossime ore, saranno a disposizione di chi indaga. Il 3 agosto il pm Simone Marcon conferirà l’incarico per l’autopsia al medico legale Antonello Cirnelli, in quell’occasione anche il padre del bambino, rappresentato dal legale bellunese Mauro Gasperin, potrà nominare un medico legale di fiducia.