Green pass rafforzato e regole più rigide: cosa propongono le regioni per salvare il Natale
Le Regioni vogliono salvare il Natale e chiedono al Governo di fare il punto sulle misure restrittive
L’obiettivo delle Regioni è quello di salvare il Natale e fare in modo che il Governo non imponga misure troppo restrittive che penalizzerebbero le attività commerciali in un periodo di shopping favorevole come quello di dicembre. Ecco perché la proposta che arriverà sul tavolo del Governo, proprio sottoscritta dalle Regioni, chiederà nuove regole precauzionali per cercare di contenere i dati dei contagi da Covid che sono purtroppo nuovamente in aumento.
La situazione è stabile, non ci sono per fortuna reparti ospedalieri al collasso. Ma proprio l’impennata della curva dei contagi, insieme all’arrivo della stagione invernale, sta facendo preoccupare in ottica futura. Natale è dietro l’angolo e si cerca dunque di salvare il salvabile per passare delle feste tranquille e non caratterizzate da troppo restrizioni, così come invece è stato per il Natale dello scorso anno. Nella giornata di domani, 24 novembre 2021, è prevista una importante cabina di regia e il Consiglio dei Ministri: saranno ufficializzare dunque nuove misure per contenere la diffusione di nuovi contagi.
Green pass rafforzato e regole rigide: cosa propongono le regioni per salvare il Natale
Green pass rafforzato per chi non si è sottoposto a vaccinazione e obbligo di utilizzare la mascherina anche all’aperto (obbligo che invece era “scaduto” già da un po’ a meno che non si trattasse di luoghi affollati): sono queste alcune delle proposte da valutare nella giornata di domani 24 novembre 2021.
Il Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, a margine dell’Eicma alla Fiera di Rho, a Milano, ha affermato che “il Consiglio dei ministri recepirà e valuterà le proposte arrivate dal confronto con le Regioni”. Insomma le proposte delle Regioni saranno valutate e se ci sarà da decidere per misure più restrittive lo si farà, con l’ottica di tutelare la salute pubblica e non arrivare a chiusure drastiche come sta per esempio succedendo in Austria dove si è tornati a misure molto restrittive che ricordano tanto la prima parte di gestione della pandemia.
Le Regioni propongono anche impianti da sci aperti, ma con numero chiuso per gli ingressi, se la situazione legata ai contagi dovesse registrare un pericoloso peggioramento. Questo con l’obiettivo di salvare gli operatori del settore che l’anno scorso non hanno praticamente mai lavorato a causa dello stop forzato imposto dal Governo che considerava troppo pericoloso il rischio di assembramento sulle piste. A oggi, l’accesso a funivie, cabinovie e seggiovie è comunque consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una delle certificazioni verdi Covid-19, ricordano le Regioni. Staremo a vedere cosa deciderà Mario Draghi con il suo entourage.