Come fare per ottenere il green pass e quando è necessario: ultime news
Il green pass è un documento fondamentale per viaggiare e partecipare ai matrimoni: ecco come richiederlo
Il 1° giugno segna una data importante in questo lunghissimo periodo di pandemia: è la data della “ripartenza” che, anche se a piccoli passi, dovrebbe condurci a una nuova normalità. L’estate è alle porte e c’è chi pensa a muoversi per regalarsi qualche giorno di meritato relax dopo mesi difficilissimi. Ma per viaggiare senza problemi occorre essere in possesso del green pass, uno speciale documento pensato dal Governo in cui vengono riportare informazioni utili e necessari per monitorare i turisti e evitare nuovi contagi.
Il green pass peraltro non serve solo per viaggiare ma anche per poter partecipare ad alcuni eventi. Ma come funziona il green pass e come fare per ottenerlo? Di seguito ecco tutte le informazioni più importanti da conoscere.
Cos’è il green pass?
Il green pass, o certificazione verde, è un documento che attesta l’avvenuta vaccinazione contro il Covid, la guarigione dal Covid in caso si sia contratto il virus oppure il referto di un test molecolare o antigenico rapido che riporti un risultato negativo, eseguito nelle 48 ore antecedenti. Dati ritenuti fondamentali adesso che, viste le migliori condizioni legate ai dati dei contagi, le persone riprenderanno a muoversi e a partecipare a banchetti e feste, complice anche la bella stagione. Il green pass viene rilasciato sia in forma cartacea che digitale, a seconda delle preferenze, e ha lo stesso valore.
Come ottenere il certificato verde
Come anticipato, ci sono tre diversi tipi di green pass: quello per guariti dal virus, per vaccinati e per coloro che hanno eseguito il tampone 48 ore prima della partenza. Il green pass per vaccinati viene rilasciato dalla struttura sanitaria dove si è stati vaccinati o dal Servizio Sanitario Regionale di competenza. Il green pass per coloro che hanno eseguito il tampone viene invece rilasciato dalle strutture sanitarie pubbliche, private autorizzate, accreditate, dalle farmacie o dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta che erogano tali test. E’ importante che il tampone sia stato effettuato 48 ore prima della partenza altrimenti non sarà valido. C’è poi il green pass per guariti che viene rilasciato dalla struttura ospedaliera presso cui si è effettuato un ricovero, dalla ASL competente, dai medici di medicina generale o dai pediatri di libera scelta contestualmente alla fine dell’isolamento. In questo caso si attesta che la persona che ha contratto il virus si sia negativizzata e non risulti più contagiosa per gli altri.
A cosa serve il green pass
Il green pass serve per viaggiare da una regione all’altra (nel caso non siano le regioni gialle o bianche) ma non solo. In zona bianca e gialla questo documento serve anche per partecipare a feste e banchetti, per esempio quelli che seguono matrimoni, cresime e comunioni. E’ valido solo su territorio nazionale.
La differenza col certificato verde internazionale
A partire dalla metà di luglio vedrà la luce anche il certificato verde internazionale, fortemente voluto dall’UE per monitorare i turisti. Verrà emesso da una piattaforma nazionale e conterrà un QRcode per verificarne digitalmente l’autenticità e validità. Il green pass internazionale consentirà di muoversi liberamente da uno Stato all’altro e riporterà le stesse informazioni del green pass italiano che però, lo ribadiamo, varrà solo su territorio nazionale quindi per spostarsi da una regione all’altra.