Green pass: tutto quello che c’è da sapere sul pass verde
Anche in Italia arriva il green pass: ecco tutto quello che c'è da sapere sul pass verde che sarà fondamentale nei prossimi mesi
Si cerca di fare maggiore chiarezza in merito al famoso pass verde, il green pass che sarà fondamentale per potersi muovere e non solo, nei prossimi mesi. Dalla Gazzetta ufficiale arrivano le specifiche che ci permettono di capire chi potrà avere il green pass e quando. La “certificazione verde Covid-19” ha validità di nove mesi dalla data del completamento del ciclo vaccinale. E’ quanto prevede il testo finale del nuovo dl Covid pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Questa è la prima notizia quindi. Una volta completato il ciclo, con la doppia somministrazione del vaccino, si avrà un periodo di 9 mesi di copertura totale. Il decreto dispone che il “green pass” sia rilasciato “anche contestualmente alla prima dose di vaccino” e che diventi valido dal quindicesimo giorno successivo alla somministrazione. Quindi chi riceve la prima dose di vaccino, trascorsi i 15 giorni, può comunque avere il suo green pass. Ci saranno probabilmente delle specifiche solo per chi ha ricevuto un vaccino a RNA come Moderna o Pfizer. In questo caso il pass verde potrebbe avere una durata minore ma al momento non sono state date indicazioni precise in merito.
Non è dato però ancora sapere quando entrerà in vigore l’uso del green pass, molto dipenderà anche dalle regioni. Teoricamente dovrebbe essere valido già ora ma non tutte le regioni sono pronte con le certificazioni.
Green pass: come funziona con il tampone
Oltre al certificato vaccinale, sono considerati “green pass” anche il referto di un tampone antigenico rapido o molecolare negativo effettuato al massimo 48 ore prima . Dovrebbe quindi bastare il referto del tampone da mostrare per i viaggi, per le feste e via discorrendo.
Green pass per chi è guarito dal covid 19
Ci sarà anche la possibilità di avere il pass verde grazie al referto dell’Asl che certifica la fine dell’infezione e quindi la guarigione dal coronavirus. La durata della certificazione verde in caso di guarigione resta di sei mesi a far data dall’avvenuta guarigione dal Covid ( dal tampone negativo che accerta quindi la guarigione) .
Chi rilascia il green pass
Per i vaccinati «la certificazione è rilasciata, in formato cartaceo o digitale, dalla struttura sanitaria ovvero dall’esercente la professione sanitaria che effettua la vaccinazione». Per i guariti dal Covid la certificazione verde è rilasciata «in formato cartaceo o digitale, dalla struttura presso la quale è avvenuto il ricovero del paziente affetto da Covid-19, oppure, per i pazienti non ricoverati, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta».
A che cosa serve il green pass detto anche pass verde
Il green pass serve per spostarsi tra le regioni in fascia arancione e rossa (anche se in questa fase l’Italia in realtà è tutta gialla), ma anche per visitare gli anziani nelle case di riposo (Rsa). E servirà dal 15 giugno per partecipare a feste e banchetti di nozze.
Possibile il ricorso a questo certificato per presenziare ad altri eventi, come i concerti con capienza maggiore di quella attualmente consentita (fino a un massimo di mille spettatori in impianti all’aperto e fino a 500 al chiuso), ma anche per andare in discoteca.