Italia verso un nuovo lockdown nazionale: cosa potrebbe succedere a breve
Verso un nuovo lockdown nazionale: cosa potrebbe succedere a breve dopo la riunione del Comitato Scientifico
Italia verso un nuovo lockdown nazionale? Nelle prossime ore il Comitato Scientifico si riunirà su espressa richiesta del Governo per valutare la situazione legata al Coronavirus e eventualmente predisporre nuove e più restrittive misure anti contagio. Per il momento solo ipotesi di quello che potrebbe succedere ma a breve, si potrebbe avere una idea delle nuove misure predisposte. Il mese di marzo potrebbe essere il più difficile ed è per questo che si potrebbe decidere di agire in fretta, nonostante il DPCM entrato in vigore da pochi giorni.
Da settimane ormai la curva è tornata ad alzarsi pericolosamente a causa delle varianti che stanno aumentando di molto il numero dei contagi giornalieri. In tutta Italia le persone affette da Covid sono sempre più numerose, le terapie intensive sono tornate a essere piene e il livello di guardia si è alzato. In questa terza ondata di Coronavirus è necessario dunque cercare di contenere il più possibile i danni e, per farlo, il Governo starebbe pensando seriamente a un lockdown nazionale. Si tornerebbe dunque a un anno fa quando fu dichiarata la chiusura imminente di locali e esercizi commerciali (salvo quelli che vendevano bene di prima necessità).
Verso un nuovo lockdown nazionale: cosa potrebbe succedere a breve?
Ma allora cosa potrebbe succedere già a partire dai prossimi giorni? Qualora il Comitato Scientifico si esprimesse in modo negativo, il Governo Draghi è pronto a predisporre nuove chiusure. Sono varie le ipotesi sul banco. Una cosiddetta super zona rossa in tutta Italia per tre o quattro settimane (con i fine settimana in lockdown, coprifuoco anticipati e la possibilità di uscire di casa solo per motivi di lavoro, salute o urgenza). Una zona arancione rafforzata, con misure più restrittive rispetto a quelle della zona arancione tradizionale oppure soluzioni più restrittive per i fine settimana (con il coprifuoco anticipato alle 19 o alle 20 per le regioni gialle, arancioni e rosse lasciando “fuori” dai provvedimenti quelle in zona bianca). L’obiettivo è appunto quello di abbattere in modo concreto la curva dei contagi e tornare a una situazione gestibile.
Verso un nuovo lockdown nazionale in attesa dei vaccini
Tutti però sono concordi su un aspetto. Il lockdown nazionale non basta se nel frattempo la campagna vaccinale non procede a passo spedito consentendo alle fasce a rischio di ricevere le prime vaccinazioni (in attesa poi di richiamo). I numeri dicono che da qui a fine marzo dovrebbero essere consegnate circa 9 milioni di dosi. Dal primo aprile, e per i 90 giorni successivi, le dosi da ricevere saranno 52milioni e 477mila. La speranza è che non ci siano ritardi come nella prima fase e che le persone possano essere vaccinate senza intoppi per consentire di contrastare il Covid 19 in modo efficace.