Le idee di Mario Draghi per la scuola: recupero lezioni nei weekend e anno scolastico allungato
Ecco quali sono le idee sul tema scuola di Mario Draghi che conferma il possibile allungamento del calendario scolastico
Durante il suo discorso al Senato sul programma del nuovo Governo, Mario Draghi si concentra sul tema riguardante la scuola. In passato il Governo è stato molto criticato per non aver messo mai in evidenza l’importanza della scuola. Il nuovo premier però, come si era già capito ancora prima che sciogliesse le riserve, ha ben chiaro quello che vuole per il futuro dei giovani italiani. E infatti come era prevedibile ha specificato che si deve puntate sulla didattica in presenza.
Al momento non sappiamo ancora quali saranno le strade percorse, nei prossimi giorni ci saranno dettagli in merito. Ma si parla delle possibili idee che Draghi ha sul tema scuola e su quello che potrebbe suggerire al nuovo ministro dell’Istruzione. Scendendo nel dettaglio si dovrebbe affrontare la questione sull’allungamento del calendario scolastico. Per recuperare le ore che gli studenti hanno perso lo scorso anno potrebbe essere necessario prolungare fino ai mesti estivi e non solo.
CALENDARIO SCOLASTICO, LE IDEE DI MARIO DRAGHI: A SCUOLA NEI WEEKEND E IN ESTATE PER IL RECUPERO DELLE LEZIONI
Non ci sono ancora delle vere e proprie novità sul calendario scolastico di quest’anno, è ancora presto per trarre delle conclusioni ma ci sono delle basi di partenza, e delle ipotesi possibili. Il premier Mario Draghi, durante il suo discorso al Senato, parla del tema legato alla scuola e ribadisce l’importanza della didattica in presenza, ricordando che comunque lo scorso anno i ragazzi hanno perso molte ore ( per non parlare della DAD al sud che ha incontrato molte difficoltà). Secondo l’economista è necessario tornare, velocemente, a “un orario scolastico normale”. Questo potrà avvenire, ad esempio, utilizzando varie fasce orarie. Bisogna fare il possibile, mettendo in atto delle regole adatte, per recuperare le ore di didattica che gli studenti hanno perso lo scorso anno. In particolare, Draghi si sofferma sulle regioni del Mezzogiorno, dove la didattica a distanza è risultata abbastanza complicata da gestire. Proprio per questi motivi, c’è l’intenzione di utilizzare le ore del pomeriggio, dei weekend e dell’estate. Ciò che è chiaro è il fatto che le Regioni stabiliranno il calendario e le singole scuole si adatteranno in base alle proprie esigenze, come accaduto a gennaio per il rientro. Queste al momento indiscrezioni, tutte da confermare.
Nelle prossime settimane verranno così stabilite le modalità di recupero delle ore scolastiche perse. Le sue parole rappresentano, intanto, una conferma circa l’allungamento del calendario, di cui si è parlato in precedenza. Draghi invita a riflettere su questo punto. Nei giorni scorsi, il nuovo Ministro, Patrizio Bianchi, aveva fatto notare che è prima necessario comprendere come sta proseguendo la pandemia del Coronavirus, in modo da evitare una terza ondata. Pertanto, bisogna essere cauti. Nel frattempo, si lavora affinché “la scuola possa tornare in presenza quanto prima”. Per Bianchi sarebbe necessario attendere prima di parlare dell’ipotesi di recupero per i ragazzi nel mese di giugno. Come ha sempre fatto, deve prima “sentire tutte le voci della scuola“. Al momento, è fondamentale che il tutto avvenga in modo sicuro.
La modalità dei recuperi verrà realizzata dal Ministero dell’istruzione e poi saranno le scuole a mettere in pratica le misure adeguate. Per quanto riguarda la formazione del personale docente, Draghi sembra puntare sugli investimenti “in una transizione culturale”. Scendendo nel dettaglio, bisognerebbe coniugare “le competenze scientifiche con quelle delle aree umanistiche e del multilinguismo”. In questo caso, l’attenzione andrebbe riservato agli Istituti Tecnici.