Il Natale che ci aspetta: niente cenoni tra regole e restrizioni
Il Natale che ci aspetta: niente cenoni tra regole e restrizioni anti contagio. La parola agli esperti
Sarà un Natale decisamente insolito, quello che attende gli italiani. Niente cenoni come da tradizione e molte restrizioni, fondamentali di questi tempi per contenere i numeri dei contagi. Cosa ci attende per le festività natalizie che ormai sono alle porte? Gli esperti parlano chiaro: non potranno esserci cenoni in compagnia di amici e parenti, anche qualora le cose dovessero andare meglio di adesso e il numero dei contagi scendere. La parola a tre medici che, nelle ultime ore, hanno detto la loro in merito a una faccenda che sta a cuore a moltissimi italiani molto legati alle tradizioni.
Sandra Zampa: solo parenti di primo grado alla cena
Ospite di “Otto e Mezzo” su La 7, la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa (Pd), ha fatto intendere che non sarà un Natale tradizionale anche qualora le restrizioni imposte dal Governo dovessero dare buoni risultati. A Lilli Gruber che l’ha intervistata, ha detto: “Non credo che ci possano essere allenamenti delle misure per Natale: molto probabilmente ci saranno delle limitazione delle persone riunite. Solo i familiari di primo grado. Quindi bisogna abituarsi che non sarà un Natale solitario ma sicuramente diverso da quello che abbiamo conosciuto“.
Dal Cts, ecco Ricciardi: “Proviamo a evitare il lockdowm ma non è detto”
Il consulente scientifico del Ministero della Salute, Walter Ricciardi, dice che le nuove restrizioni sono state imposte per evitare un secondo lockdown generalizzato. La chiusura totale però non è scongiurata, molto dipenderà dai dati di metà novembre. E per quanto riguarda il Natale, Ricciardi afferma: “Sarà un Natale di estrema prudenza, in cui purtroppo la circolazione del virus sarà ancora intensa. Non saranno possibili cenoni aperti ed assembramenti, cioè persone che non si conoscono vicine.”
Ricciardi continia: “ Sarà un Natale con i propri cari, naturalmente sapendo che i propri cari hanno adottato a loro volta dei comportamenti saggi, un Natale con un cenone con poche persone che si conoscono e che stanno molto attente alla distanza e all’igiene e che festeggiano in maniera sobria“.
L’infettivologo Galli: “Scordiamoci cenoni a Natale”
Il Natale che ci aspetta non sarà quindi fatto di cenoni, poco ma sicuro secondo gli esperti. ospite di “Cartabianca“, programma di Rai 3, l’esperto Massimo Galli ha dichiarato: “Anche nella migliore delle ipotesi non possiamo trasformare il prossimo Natale nel Ferragosto scorso quando ci siamo giocati tutto, perché il virus era alle nostre spalle solo per pugnalarci. Scordiamoci i grandi cenoni con le famiglie allargate“.