Nuovo dpcm ottobre 2020, cosa cambia: restrizioni si ma non troppe
Nuovo dpcm, scopriamo che cosa cambia per palestre, piscine, locali e scuole dal 18 ottobre 2020
E’ stato varato nella serata di ieri il nuovo dpcm che ha visto il premier Conte nuovamente in tv, in diretta, a illustrare le nuove misure di restringimento fissate dal Governo per contenere la seconda ondata di Coronavirus. Cosa cambia per gli italiani, dalla scuola alle attività che si fanno una volta finita la giornata lavorativa? Cosa cambia per palestre, piscine e locali? E cosa per la scuola tra didattica a distanza e orari scaglionati di ingresso? Mettiamo a fuoco i punti più importanti del nuovo decreto, fermo restando che – come già accennato dallo stesso premier – nuove misure potrebbero arrivare tra una settimana, qualora i contagi dovessero continuare a salire.
Le misure dovrebbero entrare già in vigore da oggi 19 ottobre 2020.
Nuovo dpcm, cosa cambia per palestre e piscine
Partiamo da palestre e piscine che sono sorvegliate speciali. Staranno aperte per ancora una settimana, poi il Governo si riserverà di decidere sul loro futuro. La maggioranza su questo tema è spaccata: c’è chi vorrebbe la loro chiusura, c’è chi invece pensa sia un grande errore fermare questo tipo di attività. Conte nella serata di ieri è stato chiaro: o le strutture si adegueranno ai protocolli di sicurezza dettati dal Cts oppure si troverà costretto a chiudere. Già bloccati, invece, i campionati amatoriali; da ieri è arrivato anche il divieto per le gare dilettantistiche in ambito provinciale. Resta concesso fare sport all’aria aperta (in questo caso non è obbligatoria la mascherina) così come fare attività motoria.
Nuovo dpcm, cosa cambia per le scuole
Cambia poco per la scuola, con il Governo che ha ribadito l’importanza di continuare con lezioni in compresenza almeno alle elementari e alle medie. Alle superiori via libera a una diversificazione degli orari di ingresso con l’obiettivo di ridurre gli assembramenti. Ingressi a scuola fissati per le 9. Tutte le novità introdotte dal nuovo dpcm entreranno in vigore a partire dal prossimo mercoledì. E anche all’Università è stato chiesto di predisporre piani di organizzazione della didattica e delle attività curriculari in presenza e a distanza in funzione delle esigenze formative.
Nuovo dpcm, cosa cambia per bar e ristoranti
Cosa cambia, invece, per bar e ristoranti? Poco o niente rispetto a quanto si era già detto nei giorni scorsi. Le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle ore 5 sino alle ore 24 con consumo al tavolo. Il massimo di persone per tavolo è stato fissato a sei. Restano aperti teatri e cinema con il numero massimo di 1000 spettatori per spettacoli all’aperto e di 200 spettatori per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala.
Più potere ai sindaci: le polemiche non mancano
Più poteri ai sindaci ai quali è stato affidato il compito di vigilare sui comportamenti dei cittadini disponendo la chiusura al pubblico, dopo le ore 21, di vie o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento. Una “delega”, questa del Governo ai comuni, che ha scatenato numerose polemiche anche da parte dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) che ha parlato di “scaricabarile” nei confronti dei Comuni.