Attualità Italiana

L’avvocato della famiglia Vannini dopo Storie Maledette: “Ho pianto di rabbia, ho la nausea”

Ecco le parole dell'avvocato della famiglia Vannini dopo l'intervista di Antonio Ciontoli a Storie Maledette

Celestino Gnazi, l’avvocato della famiglia di Marco Vannini, ha scelto di commentare la puntata di Storie Maledette con l’intervista ad Antonio Ciontoli sui social e lo ha fatto con un post tramite il quale si indigna per quello che Antonio Ciontoli ha raccontato in tv ma molto di più per le domande che la conduttrice non avrebbe fatto. L’avvocato, che difende con passione e forza la mamma di Marco Vannini e papà Valerio, due genitori che hanno perso senza un motivo il loro figlio di 20 anni, non ci sta. Non accetta quello che ha sentito ieri nel corso dell’intervista e decide di far sentire anche la sua voce. Immaginiamo che nelle prossime ore, magari dopo che andrà in onda anche la seconda parte dell’intervista ad Antonio Ciontoli la famiglia Vannini vorrà dire la sua. Per il momento arrivano le parole indignate di Gnazi che continuerà a battersi per avere verità su questa vicenda.

OMICIDIO MARCO VANNINI: IL COMMENTO DELL’AVVOCATO GNAZI ALLE PAROLE DI ANTONIO CIONTOLI

Ecco le parole dell’avvocato nel suo lungo post sui social:

Sono tornato a casa alle ore 22 circa. Mi sono ricordato che doveva andare in onda l’intervista della Leosini ad Antonio Ciontoli ed ho acceso il televisore. Ho fatto in tempo a sentire Ciontoli che riferiva dell’ingresso di Martina nel bagno subito dopo che Marco era stato attinto da un colpo d’arma da fuoco. Ho sentito Antonio Ciontoli dire di aver rassicurato la figlia Martina sulle condizioni di Marco, lo ho sentito dire che lo stesso Marco rassicurava Martina. Marco rassicurava Martina dicendole più o meno che stava bene. Secondo Ciontoli Marco, appena colpito da una arma da fuoco di potenza devastante, il cui proiettile gli aveva appena bucato i polmoni, gli aveva appena bucato il cuore, gli aveva appena  bucato una costola e che non era fuoriuscito solo perché trattenuto dalla epidermide. Ebbene, in questa straziante ed ovvia condizione di atroce dolore, Ciontoli dice che quel povero ragazzo avrebbe detto a Martina che praticamente non era successo nulla. Non ho sentito la Leosini sobbalzare o quantomeno dire qualcosa, fare una domanda, un accenno di sorpresa, qualcosa, non so. Disgustato ho spento  il televisore e, per la prima volta dall’inizio di questa tragica vicenda, ho pianto di rabbia. Ho la nausea, non credo di aver mai provato una nausea così forte. Talmente forte da impedirmi di dire tutto quello che penso.

Lo stesso sdegno provato da Gnazi è stato provato dai telespettatori, nel corso della puntata tutti i commenti dei telespettatori sono stati di condanna per il Ciontoli e per tutta la famiglia che ha permesso la morte di Marco.

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