Antonio Ciontoli in lacrime a Storie Maledette racconta la sua verità
Nella puntata di Storie Maledette in onda il 30 giugno 2019 Antonio Ciontoli ha raccontato la sua verità
E’ andata in onda il 30 giugno 2019 la prima intervista di Antonio Ciontoli in tv. Lo avevamo sentito raccontare la sua versione dei fatti in un altro programma, Un giorno in pretura ma in quel caso era di fronte a un giudice, in un’aula di tribunale. Ieri invece ha raccontato quella che è la sua ricostruzione dei fatti di fronte a Franca Leosini ( nella puntata di Storie Maledette dedicata al caso) rispondendo alle domande della conduttrice che ha continuato a chiederli per tutta la sera come sia stato possibile non rendersi conto di aver sparato a un ragazzo, come sia stato possibile non chiamare i soccorsi, come sia stato possibile non avvisare immediatamente i genitori di Marco Vannini. “Quella sera ho fatto una serie di errori uno dietro l’altro” ha commentato Antonio Ciontoli che si è preso tutta la responsabilità per quello che è successo a Marco. Per aver sparato, per non aver detto nulla a Martina, per aver continuato la recita anche nella prima telefonata al 118, per aver cercato poi di convincere il medico a non dire nulla dello sparo, per non aver salvato Marco. E quando ricorda il rapporto che aveva con il giovane piange.
ANTONIO CIONTOLI A STORIE MALEDETTE RACCONTA LA SUA VERITA’
” Ho caricato l’arma e istintivamente ho premuto il grilletto, per fargli vedere come funzionava. Nei primi secondi, non ho capito nulla di quello che era successo. Poi ho visto, all’altezza della spalla di Marco, un buchino con del sangue ” queste le parole di Antonio Ciontoli che sottolinea anche di non essere un grande esperto di armi.
Ha quindi continuato a fingere con la sua famiglia che Marco si fosse solo spaventato per il colpo d’aria. Tutto questo sarebbe andato avanti per una trentina di minuti fino a quando Federico non è andato in bagno per capire cosa fosse accaduto realmente e ha trovato il bozzolo del proiettile. A quel punto il ragazzo avrebbe detto a suo padre che bisognava andare di corsa in ospedale senza esitare.
Nel suo racconto Ciontoli si commuove ricordando quando fosse il legame che aveva con Marco, ricordando il tempo passato insieme .