Attualità Italiana

Niccolò Bettarini si sfoga sui social: critica il suo avvocato e la giustizia italiana

Niccolò Bettarini sbotta sui social e si sfoga: parole contro la giustizia italiana e contro il suo avvocato

E’ la vittima in questa storia,  è chiaro, e sperava che la giustizia avrebbe fatto il giusto corso, lo avrebbe ripagato per il danno subito. Ma a quanto pare Niccolò Bettarini, il figlio di Simona Ventura e Stefano Bettarini, ha cambiato idea sulla giustizia italiana. Dopo l’aggressione subita a luglio, e il percorso giudiziario che i suoi aggressori hanno subito, Niccolò sperava che avrebbero pagato con dure pene per quello che è successo. Ma si sa, i tempi della giustizia sono diversi e anche le pene cambiano. Davide Caddeo, una delle persone coinvolte nell’aggressione, ha infatti ottenuto gli arresti domiciliari e l’obbligo di frequentare una comunità per i suoi problemi con la droga. Niccolò, dopo questa notizia, si è sfogato con i social. Parla della giustizia italiana ma anche del suo rapporto con l’avvocato che pare, non si sia comportato nel migliore dei modi con lui. “Pare che fare le storie su Instagram sia l’unico modo per arrivare alla gente, sono incazzato nero” ha detto Niccolò parlando a chi lo segue. “Quello che è successo si commenta da solo” ha dichiarato il figlio di Simona Ventura. 

NICCOLO’ BETTARINI DURO SFOGO SUI SOCIAL CONTRO LA GIUSTIZIA ITALIANA MA NON SOLO 

“La giustizia italiana non esiste, è uno schifo per tutti” ha spiegato Niccolò in una storia su Instagram dicendo che è arrivato il momento di rompere il silenzio.  “Sono stato zitto per tanto tempo, ma ora parlo“, dice il ragazzo. “Non è una cosa che fa piacere, non lo faccio per pubblicità, sono incazzato: la giustizia italiana non esiste, è uno schifo per tutti“.

Bettarini punta il dito anche contro il suo avvocato, e ironicamente commenta: “Complimenti al mio avvocato  non ho saputo niente per mesi, ci ha abbandonati dopo l’ultima sentenza”.

Pare che il suo avvocato gli avesse detto di partecipare a Porta a Porta. Niccolò avrebbe rifiutato e da quel momento l’avvocato, che aveva chiesto di elogiare il suo lavoro, aveva cambiato atteggiamento. 

Parole dure anche contro il giudice che ha seguito il percorso giudiziario degli imputati: “Complimenti al giudice, non studio giurisprudenza, ma se condanno qualcuno per tentato omicidio, dopo un mese li scarcero tutti. Questa è la giustizia italiana, è uno schifo“.



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