Attualità Italiana

Hotel Rigopiano: le ultime parole del generale suicida

Dopo la tragedia di Rigopiano, il generale dei carabinieri si è tolto la vita per il peso delle vittime, ma prima scrive le sue ultime parole ai famigliari

tragedia rigopiano, il generale si suicida

Dopo la tragedia di Rigopiano, il generale che firmò gli atti per l’hotel, il quale poi è crollato provocando diverse vittime, si è tolto la vita. E’ proprio per le persone che sono morte durante il crollo, che Guido Conti ha scelto di suicidarsi. Prima di morire, però, ha deciso di lasciare alcune lettere ai suoi famigliari. Quando accaduto a Rigopiano ha sicuramente sconvolto il generale dei carabinieri, che stando alle ultime notizie ha preso questa decisione venerdì mattina.

VITTIME DI RIGOPIANO: IL GENERALE GUIDO CONTI SI SUICIDA ULTIME NOTIZIE: LE DUE LETTERE SPEDITE ALLA FAMIGLIA

Il generale Guido Conti si è tolto la vita dopo la tragedia di Rigopiano. L’ex carabiniere ha scelto di suicidarsi venerdì mattina, poiché non riusciva a sopportare il grande peso che portava per le vittime morte durante il crollo dell’hotel. Infatti, sappiamo che il generale aveva firmato gli atti riguardanti i permessi della struttura Rigopiano. E’ lui stesso ad ammetterlo attraverso delle lettere spedite ai suoi famigliari, prima di togliersi la vita. “Da quando è accaduta la tragedia di Rigopiano la mia vita è cambiata. Quelle vittime mi pesano come un macigno. Perché tra i tanti atti, ci sono anche prescrizioni a mia firma”. E’ questa la motivazione che ha spinto Guido Conti a togliersi la vita. Questo gesto estremo è stato causato dai forti sensi di colpa, che oramai non gli permettevano di vivere serenamente.

Le ultime notizie rivelano che il generale, venerdì mattina alle ore 9.30, ha informato la moglie che avrebbe fatto rientro a casa per l’ora di pranzo. Dopo di che, si è recato, con una Smart, in una tabaccheria di Sulmona. Qui pare abbia acquistato tre fogli e buste da lettera e un francobollo. Sembra che l’uomo si sia poi fermato, in un luogo ancora ignoto, per scrivere le sue ultime parole. Attualmente sappiamo che sono state ritrovate due lettere, una destinata alla famiglia e l’altra alla sorella. Ancora non si sa che fine ha fatto la terza. Dopo aver scritto, si è diretto sulla strada verso il Morrone. Questa scelta non è del tutto casuale. Infatti, pare che il generale amasse passeggiare lungo la provinciale. Guido Conti ha parcheggiato la macchina in una piazzola. Dopo di che, è sceso e si è tolto la vita.

CHI E’ IL GENERALE GUIDO CONTI, MORTO SUICIDA PER I SENSI DI COLPA DOPO LA TRAGEDIA DI RIGOPIANO

Ma chi è il generale Guido Conti che si è tolto la vita per la tragedia di Rigopiano? L’uomo era molto conosciuto per aver portato avanti l’inchiesta riguardante la discarica dei veleni di Bussi, paese in provincia di Pescara. Da poco si era separato dall’Arma. E’ stato la guida dei carabinieri forestali per ben cinque anni. Dopo essersi sciolto dall’incarico, ha iniziato ad avere un ruolo di prestigio in una multinazionale del settore petrolifero. La sua carriera da ufficiale può vantare diversi riconoscimenti. Conti era un uomo particolarmente apprezzato. Lo scorso anno aveva anche inviato una lettera a Matteo Renzi. Con le sue parole voleva protestare contro l’accorpamento dell’Arma.

Nelle lettere da lui inviate ai parenti aveva chiaramente spiegato il suo ruolo all’interno dell’albergo Rigopiano. I suoi rimorsi non erano legati all’hotel, ma “per l’edificazione del centro benessere, dove solo poi appresi non esserci state vittime. Ma ciò non leniva il mio dolore. Pur sapendo e realizzando che il mio scritto era ininfluente ai fini della pratica autorizzativa mi sono sempre posto la domanda: Potevo fare di più?”. Le lettere sono state concluse con parole d’affetto nei confronti dei suoi cari.



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