Attualità Italiana

Laura Biagiotti è morta, la stilista si è spenta questa notte dopo un infarto

La notizia della morte di Laura Biagiotti confermata da un tweet della figlia Lavinia con un brano del Vangelo

Questa notte Laura Biagiotti ha smesso di respirare, la stilista è morta a 73 ed il mondo della moda non può che partecipare al dolore della famiglia, prima tra tutti alla figlia Lavinia. Laura Biagiotti mercoledì sera è stata colta da un malore, un infarto che purtroppo le ha causato gravi danni cerebrali. Era la sera del 24 maggio e la stilista era nel suo castello a Guidonia, è stata soccorsa ma come spiegano i sanitari le manovre rianimatorie avviate già prima che giungesse in ospedale e poi ripetutamente effettuate al Pronto Soccorso avevano sì consentito la ripresa dell’attività cardiaca ma gli accertamenti evidenziavano il grave danno cerebrale di tipo anossico. Laura Biagiotti era stata quindi ricoverata nella terapia intensiva dell’ospedale Sant’Andrea di Roma dove nella notte di giovedì era già stato avviato l’iter per l’accertamento dlela morte cerebrale.

Il mondo della moda perde una grande donna, a 73 anni la stilista che tutti conosciamo ha smesso di conquistare con la sua creatività e con il suo dolce sorriso. La conferma della morte è arrivata con un tweet sul suo profilo ufficiale, un brano del Vangelo di San Giovanni scelto da Lavinia: “Nella casa del padre mio vi sono molti posti. Se no, ve lo avrei detto. Io vado a preparavi un posto”.

Due anni fa Laura Biagiotti alla Milano Fashion Week aveva festeggiato i 50 anni di carriera, ben mezzo secolo di creatività che l’hanno portata al successo. Ha guidato il made in Italy come poche altre stiliste donne passando dalla prima griffe italiana a sfilare a Pechino nel 1988 all’essere definita dal New York Times la Regina del cashmere – Queen of cashemere. La sua carriera era iniziata negli anni ’60 seguendo le orme di  Delia Soldaini Biagiotti, sua madre. A Lavinia Biagiotti Cigna il compito di continuare ad entusiasmare e tenere alto il nome dell’azienda di famiglia.



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