Michele Misseri si dichiara ancora una volta innocente: vivo nel mio carcere in attesa di essere arrestato
Michele Misseri si dichiara ancora una volta innocente: vivo nel mio carcere in attesa di essere arrestato. Le ultime notizie dalla sua intervista nella puntata di Quarto Grado in onda il 19 febbraio 2017
Puntata speciale di Quarto Grado in onda domenica sera a poche ore da una giornata davvero lunga e difficile per la famiglia Misseri. E’ il giorno della cassazione, oggi da Roma potrebbero arrivare delle notizie capaci di cambiare la vita delle persone coinvolte in questa storia. Mentre Sabrina Misseri e Cosima Serrano, dopo i primi due gradi di giudizio stanno in carcere, con l’accusa di essere le due assassine della piccola Sarah Scazzi, Michele Misseri, prima grande accusatore delle due donne e poi presunto assassino auto dichiarato, attende di conoscere quello che sarà il suo destino ad Avetrana. Michele, che nei primi due gradi di giudizio non è stato creduto, ma è stato accusato per aver occultato il cadavere della piccola Sarah, ha trasformato la sua casa di Via De Ledda in una sorta di carcere. Alla giornalista di Quarto Grado, Alessandra Borgia, spiega: “Se non mi fanno andare in carcere, io vivo lo stesso come se in carcere ci fossi, come Sabrina, come Cosima.” Le immagini girate dall’operatore ci mostrano la casa di Michele: completamente circondata da teli verdi, nessuno può vedere quello che accade dentro la sua abitazione. Inoltre Michele ha deciso di vivere in una sola stanza, dove ha portato il suo letto. Ha anche un tavolino per mangiare e per scrivere. Scrive un diario, il diario delle speranze, e scrive ogni settimana a sua figlia e a sua moglie in carcere senza mai ottenere risposta. Da 5 anni Michele non ha contatti con Sabrina e con Cosima che, dopo esser state accusate dall’uomo di omicidio, non hanno voluto più incontrarlo.
OMICIDIO SARAH SCAZZI ULTIME NOTIZIE: MICHELE MISSERI PARLA A POCHE ORE DALLA SENTENZA DELLA CASSAZIONE
Michele Misseri continua a dichiararsi colpevole e spiega ancora una volta come ha ucciso la piccola Sarah. Aggiunge anche, cambiando versione ancora una volta: “Quel giorno non stavo bene, avrei ucciso anche mia figlia se fosse venuta lei da me al posto di Sarah” parole che mostrano ancora una volta le mille contraddizioni di Michele che, aveva raccontato, di aver ucciso Sarah in preda a una pulsione sessuale.
Michele Misseri ha anche dichiarato, e non è la prima volta che lo fa, la volontà di togliersi la vita qualora la giustizia terrena non farà il suo dovere. Oggi attesa per la sentenza della Cassazione, dopo le richieste e i ricordi presentati dall’avvocato Coppi che difende Sabrina Misseri.
( intervista di Quarto Grado, puntata della domenica in onda il 19 febbraio 2017)