Attualità Italiana

Le storie del terremoto “strappano” un sorriso mentre sale il bilancio delle vittime

Le storie del terremoto "strappano" un sorriso mentre sale il bilancio delle vittime. Il numero cresce, sembra ci siano più di 40 morti

Quando un terremoto devasta interi paesi, intere cittadine, le storie di chi ce l’ha fatta regalano sempre una speranza, un sorriso. Nelle immagini di questa mattina non c’è solo il dramma di un paese come Amatrice raso al suolo, di quell’orologio che si ferma sul campanile nell’ora maledetta. Ci sono anche le immagini di chi ce l’ha fatta grazie ai soccorsi. C’è l’immagine di un ragazzo estratto dalle macerie vivo, in buone condizioni di salute che riceve un bacio da chi gli sta accanto in quei minuti delicati e poi viene avvolto nel tricolore, perchè si sa, in questi casi, qualsiasi cosa può essere utile. E poi ci sono le storie di chi ce l’ha fatta che riempiono il cuore e ridanno speranza a chi ancora cerca di mettersi in contatto con parenti e amici dispersi.

IL DOLORE DEL SINDACO DI AMATRICE UN PAESE CHE ORA NON ESISTE PIU’

Da Arquata una storia di speranza-E’ stata la prontezza di una donna, nonna di due nipotini, a salvare i bambini dal sisma che ha colpito Pescara del Tronto la frazione di Arquata del Tronto in provincia di Ascoli Piceno. L’anziana ha infilato sotto al letto i due fratellini di 4 e 7 anni, entrambi estratti vivi. La donna è ancora sotto le macerie ma risponde ai soccorritori. E’ una delle tante storie che emergono dai racconti dei sopravvissuti.

Anche Irina ce l’ha fatta. Lei ha atteso con pazienza i soccorsi ha cercato con la sua voce di dare delle indicazioni e alla fine, scavando pian piano con le mani per togliere le macerie, i soccorritori l’hanno salvata. Adesso è in ospedale e non dimenticherà mai i volti di chi questa mattina le ha salvato la vita. Si cercano ad Amatrice 4 suore e tre anziani che erano insieme in un istituto, la speranza è che si possano salvare il prima possibile.

Ma se le storie di persone sopravvissute strappano per un momento un sorriso e scaldano il cuore, purtroppo ci sono anche le storie di chi non ce l’ha fatta. Il bilancio purtroppo crescerà ancora: si teme che ci siano almeno 40 morti.



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