Allarme meningite in Toscana 18 i casi e iniziano le disdette anche per il turismo
Allarme meningite in Toscana 18 i casi accertati, iniziano le disdette negli hotel delle città colpite, e anche nelle asl le persone non svogliono più veccinarsi
E’ scattato l’allarme meningite in Toscana, tantissime le disdette negli hotel e nei b&B in una della regioni più belle d’Italia. La meningite fa molta paura ed ora che i casi sono arrivati a quota 18 la preoccupazione sale. 56 sono stati i casi dal 2015 di cui 18 dall’inizio del 2016. L’infezione interessa ogni tipologia d’età (anche sopra i 60-70 anni cosa ritenuta anomala dagli esperti) e il maggior numero di casi è stato registrato incomprensibilmente a nord dell’Arno. L’emergenza si è dunque concentrata su un’area della Toscana centrale, quella che ruota attorno a Firenze, Prato, Empoli e Pistoia.
In queste zone è partita una campagna a favore della vaccinazione, ovviamente gratuite, molto forte, ma non si può renderla obbligatoria. Il ceppo più insidioso del meningococco di tipo C è l’St11. Ma adesso la campagna di vaccinazione sembra essere in grave affanno. Da come leggiamo dal Corriere.it, “Non mi stancherò mai di ripetere che il vaccino è l’unica prevenzione – dice l’assessore alla Salute e vice presidente della Regione Toscana. Non possiamo rendere il vaccino obbligatorio, ma tutti dovrebbero sottoporsi alla vaccinazione”.
Il problema è che l’ultima signora di 58 anni colpita da meningite era stata vaccinata, e quindi la paura cresce. Inutile spiegare ai Toscani che la signora era immunodepressa e quindi un caso particolare. Il vaccino ha una copertura superiore al 95% e nessun effetto collaterale e dunque non ci sono motivi per evitarlo. Le persone hanno paura e quindi stanno disertando anche le Asl, nessun vaccino o pochissimi rispetto alle aree delle popolazioni colpite da meningite. Intanto la bimba di 10 anni ricoverata dal 22 marzo non c’è la fatta, ed è morta ieri al policlinico di Modena. Sono stati vani gli sforzi dei medici, e dall’Ausl che aveva iniziato la profilassi nella scuola dove andava la bambina da subito,su 90 persone. la scuola è la Rodari di Modena.
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