Attualità Italiana

La famiglia di Trifone a un anno dal duplice omicidio: non deve vincere il messaggio del male

La famiglia di Trifone Ragone in tv continua a lanciare appelli per avere giustizia: a un anno dall'omicidio dei due ragazzi si chiede ancora di conoscere la verità

Le famiglie di Trifone e quella di Teresa  vivono oggi un dolore grande, un anno dalla morte dei loro figli. A Pordenone oggi si ricorderà questa coppia, ci sarà un momento di raccoglimento per non dimenticare i due ragazzi uccisi e si continuerà a chiedere giustizia. I genitori di Trifone stanno raggiungendo in auto la città dove il loro ragazzo viveva a in questo percorso si sono fermati per continuare a urlare il loro dolore in tv. Lo hanno fatto durante la puntata di Mattino 5 in onda oggi e la mamma di Trifone ha lanciato nuovi appelli: “Il messaggio del male non deve vincere, io sono qui per questo. Non possiamo dire che gli avvocati bravi ci permettono di essere innocenti. Questo è importante”. Le parole della mamma di Trifone sono forti ma come non comprendere il dolore di una madre che ha visto morire suo figlio, che ha visto per un anno le immagini di quel parcheggio, di quella macchina e ha immaginato la dinamica di questi fatti sanguinosi. “Noi lotteremo, andremo avanti fino alla morte per avere giustizia. Questo abominio non si deve dimenticare. Noi non ce la facciamo più a sentire le persone dire che sono innocenti, a sentire le loro famiglie che abbracciano questa tesi e a vedere in tv gli avvocati dire che le cose non sono andate così” le parole di mamma Eleonora come sempre lasciano il segno. Il papà di Trifone aggiunge: “Noi oggi siamo qui, un viaggio che mai avremmo voluto fare, ma che non vorremmo continuare a fare perchè vogliamo solo che gli assassini di Teresa e di Trifone paghino per quello che hanno fatto”. 

Un anno fa, Teresa e Trifone venivano uccisi mentre tornavano a casa. Erano in macchina, nel parcheggio della palestra che frequentavano. Sono stati freddati, una vera esecuzione. Oggi in carcere, a un anno di distanza da quel duplice omicidio, c’è Giosuè Ruotolo che è accusato di aver ucciso un suo amico. Il militare si è sempre detto innocente e continua a ribadire la sua innocenza. Agli arresti domiciliari anche la fidanzata di Ruotolo, Rosaria. LEGGI QUI PER APPROFONDIRE 



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