Pietro Maso scrive a Papa Francesco per chiedere perdono, il pontefice lo chiama
Pietro Maso ha scritto una lettera a Papa Francesco per chiedere perdono e il pontefice lo ha chiamato: su Chi le parole dell'uomo che ha ucciso sua madre e suo padre
Sul numero di Chi in edicola questa settimana possiamo leggere un servizio molto particolare. Siamo abituati alla cronaca rosa dalle pagine del settimanale diretto da Alfonso Signorini ma in questo caso c’è una novità. Dalla rivista Chi arriva il racconto di Pietro Maso, conosciuto in Italia per il suo gesto criminale, l’omicidio dei suoi genitori. Maso ha pagato in carcere la sua pena e oggi è un uomo libero nonostante abbia ucciso i suoi genitori, sua madre e suo padre. L’assassino racconta alla rivista Chi di aver scritto una lettera al Papa, una lettere per chiedere scusa per i due atroci delitti. E Papa Francesco ha accolto la sua richiesta di aiuto, ha deciso di telefonare a Pietro Maso, una giornata che l’uomo non dimenticherà mai.
Maso racconta che cosa ha provato in quella occasione: “Erano le dieci del mattino e suona il telefono. Ero con Stefania, la mia compagna, rispondo e sento: ‘Sono Francesco, Papa Francesco’. Preso dall’emozione dico ad alta voce: ‘Santità’. Era il 2013. Gli avevo scritto una lettera in cui dicevo ‘Chiedo scusa per quello che ho fatto, chiedo preghiere per i miei colleghi di lavoro che mi hanno accettato nonostante quello che ho fatto, chiedo una preghiera per chi opera per la pace”.
La telefonata di Papa Francesco è arrivata dopo una lettera che Pietro Maso ha scritto al pontefice per raccontare la sua storia: “Ho scritto una lettera al Papa in cui mi scusavo per quello che ho fatto 25 anni fa e pregavo per la pace. Ora dedicherò la mia vita agli altri”. Queste le parole di Pietro Maso, che massacrò i genitori il 17 aprile del 1991 a Montecchia di Crosara (Verona), aiutato da tre complici. Maso è stato in carcere 22 anni.
Un servizio lungo e curato quello che possiamo leggere su Chi, un Pietro Maso a 360° che racconta anche come sarà la sua nuova esistenza adesso, dopo che ha pagato la sua pena per il crimine commesso. “Mi chiamo Pietro Maso, a luglio compio 45 anni e sono stato in carcere 22 anni per aver ucciso i miei genitori il 17 aprile 1991. Io ero il Male.”