Caso Marco Vannini ultime notizie: i Ciontoli gli dicevano di non lamentarsi mentre stava morendo
Le ultime notizie sulla morte di Marco Vannini: ci sono nuove indiscrezioni dagli interrogatori della famiglia Ciontoli, e novità anche sulla carriera di Antonio Ciontoli che rischia di perdere il lavoro
Quante contraddizioni in questa triste vicenda, eppure Valerio e Marina non sanno ancora cosa è successo davvero nella villetta di Ladispoli la maledetta sera di maggio in cui il loro ragazzone ha perso la vita. Marco Vannini è morto senza che nessuna delle persone intorno a lui si preoccupasse di aiutarlo, anzi. Da quanto emerge dalle nuove intercettazioni e dagli interrogatori che Giallo pubblica nel numero in edicola oggi, mentre Marco moriva i membri della famiglia Ciontoli lo invitavano a non lamentarsi. Del resto lo avevamo capito dopo i video e le intercettazioni pubblicate un mese fa: Marco pensava quasi di essere in torto, continuava a chiedere scusa. Ma scusa di cosa? E’ questa una domanda alla quale la famiglia Ciontoli dovrebbe dare una risposta. E non è la sola. Le contraddizioni dei membri di questa famiglia sono decine ma, oltre a essere indagati, per loro al momento non ci sono conseguenze. Mentre mamma Marina e papà Valerio hanno passato il loro primo Natale senza Marco.
LE ULTIME NOTIZIE SUL CASO MARCO VANNINI CON LE FRASI CHOC DEGLI INTERROGATORI DI FEDERICO
Sono queste le parole di Federico dopo la morte di Marco: “E dai Marco, dai Marco, smettila, non lamentarti!. Così diceva mio padre dopo aver sparato… Marco non stava male. Appena sono entrato in bagno era lucido e cosciente a tal punto da chiedere l’acqua fresca… Poi ho aiutato mio padre a trascinarlo giù per le scale” delle parole che fanno male, ma che ormai non sconvolgono viste le intercettazioni che abbiamo ascoltato di recente ci si può aspettare davvero di tutto. Dall’acqua e zucchero data, ai problemi di Martina che a meno di un paio di ore dalla morte del suo fidanzato, cerca di capire se potrà fare l’esame all’università o meno.
Giallo inoltre rivela alcuni dettagli sulla carriera lavorativa del Ciontoli. Ci sono delle cose da segnalare. Ricorderete tutti che la sera in cui Marco veniva ucciso e portato in ospedale, il Ciontoli chiedeva ai medici riservatezza, si preoccupava del suo posto di lavoro. Faceva bene. Antonio Ciontoli è stato rimosso dai servizi segreti, l’organizzazione per cui lavorava. L’uomo è stato riassegnato al Corpo di appartenenza, ossia alla Marina Militare. Ma ora rischia il posto, perché nel regolamento della Marina è prevista la sospensione dall’impiego per i militari contro i quali viene avanzata una richiesta di rinvio a giudizio.
Speriamo che siano tutti condannati all’ergastolo!!!