Le telefonate con audio al 118 mentre Marco Vannini stava morendo (VIDEO)
Le ultime notizie sul caso Marco Vannini con gli audio originali delle telefonate al 118: ecco cosa hanno davvero detto Federico e Antonio Ciontoli nelle due chiamate. Sullo sfondo la voce di Marco che chiede disperatamente aiuto
Quando abbiamo visto mamma Marina ieri nella puntata di Chi l’ha visto, e papà Valerio riascoltare tra le lacrime gli audio di quelle telefonate durante le quali si sente il loro Marco chiudere scusa, chiedere aiuto, dire basta e piangere disperato, abbiamo davvero cercato di capire quanto coraggio ci possa essere in una famiglia in queste situazioni. Quanta forza devono avere due genitori per continuare a lottare persino contro la giustizia perchè davvero cosa ci facciano ancora libere 5 persone accusate di omicidio è un mistero che solo la nostra Italia ci può regalare. Nei mesi scorsi avevamo già conosciuto il contenuto delle telefonate al 118 che come saprete vengono registrate per ovvi motivi. Ma ascoltare l’audio originale di quelle telefonate fa davvero venire i brividi.
DALLA PUNTATA DI CHI L’HA VISTO DEL 16 DICEMBRE 2015: LE ULTIME NOTIZIE SUL CASO VANNINI CON GLI AUDIO ORIGINALI DELLE 2 TELEFONATE AL 118
La prima chiamata la fa Federico al 118 non si capisce bene che cosa dica, sembra molto scosso ma alla fine, pur di non dire quello che era realmente successo in casa, inizia a parlare di uno scherzo, del fatto che un ragazzo si fosse spaventato. L’operatrice del 118 ovviamente chiede maggiori informazioni e pensando di parlare magari con un minore al telefono chiede anche di interloquire con sua madre. La signora Ciontoli arriva al telefono e inizia a parlare di uno scherzo, di un incidente nella vasca ma poi chiude la comunicazione dicendo che non c’è più bisogno dell’intervento medico. Questo lo raccontiamo perchè Federico Ciontoli all’inizio di questa triste storia aveva anche detto che erano stati gli operatori del 118 a decidere di non intervenire pensando che si trattasse di uno scherzo telefonico, diciamo che le cose non sono andate propriamente così. Marco intanto è stato ferito, potrebbe già essere in ospedale a ricevere le cure del caso ma invece resta in casa Ciontoli.
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Arriva la seconda telefonata, questa volta è Antonio Ciontoli a parlare, chiede l’intervento di una ambulanza dicendo che si tratta di una emergenza ma quando l’operatrice gli chiede cosa sia successo spiega che un ragazzo è caduto in vasca si è ferito un pochino con un pettine e ha un buchino. L’operatrice con una delicatezza assoluta, sentendo le urla di Marco chiede se il ragazzo è diversamente abile, visto che non sa che è stato ferito da un colpo di arma da fuoco, e per questo urla e si dispera. Il Ciontoli dice di no e fa intendere che è solo panico. Per cui l’ambulanza viene mandata ma senza un dottore a bordo, non si tratta di un codice rosso.