Ylenia Carrisi ultime notizie: è stata davvero uccisa dal serial killer Happy Face?
Le ultime notizie sulla presunta morte di Ylenia Carrisi, la figlia di Al Bano e Romina Power. E' stato davvero il serial killer Happy face? Al Bano non ci crede...
Al Bano non ci crede. Non pensa che sua figlia Ylenia sia potuta salire sul camion di uno sconosciuto accettando un passaggio. Ma per il poliziotti che indagano sul caso della ragazza ritrovata morta in Florida più di 20 anni fa ci sono pochissimi dubbi in merito al fatto che sia Ylenia, la donna trovata morta, la donna uccisa dal serial killer Happy Face. E’ davvero Ylenia quella ragazza? Solo l’esame del dna potrà dare le risposte del caso per questo sia Al Bano che Romina Power hanno accettato di aiutare la polizia americana a sciogliere l’ennesimo enigma. Intervistato dai giornalisti del settimanale Giallo, Al Bano spiega che lui non crede a questa pista: non è Ylenia Carrisi la ragazza con il vestito a fiori, bionda ritrovata in Florida. Lo esclude perchè conosce sua figlia e sa che mai sarebbe salita sul camion di una persona che non conosceva. Ma perchè gli investigatori sono invece così convinti che quella ragazza sia Ylenia?
Dennis Haley, il poliziotto che indaga sul caso negli Stati Uniti, è stato ascoltato anche dai giornalisti di Giallo che hanno chiesto delucidazioni sul caso. Come mai lui è così convinto che sia Ylenia, la ragazza ritrovata, come mai pensa che sia lei una delle vittime del serial killer Happy Face? Il poliziotto spiega le sue ragioni ma allo stesso tempo dichiara che il caso potrebbe avere una svolta con il dna ma i dati e i risultati non ci saranno prima di Natale. Ci vorranno quindi ancora altre settimane per capire se davvero il corpo di quella ragazza è quello di Ylenia, la figlia di Al Bano e Romina Power.
Le parole del poliziotto Dennis Haley: “È stato ritrovato nel 1994 all’uscita dell’autostrada di Holt. Dallo stato di decomposizione del corpo sappiamo che è rimasto lì tra le sei settimane e i tre mesi” questa la prima parte del racconto ai giornalisti di Giallo.
Le atroci parole del serial killer nella sua confessione: “Jesperson ha confessato di aver caricato la sua sesta vittima mentre lei faceva l’autostop a Tampa. Ha detto che il suo nome era Suzanne o Suzette, e che voleva un passaggio fino a Reno, in Nevada. Ha raccontato di averla rapita, violentata e strangolata nella cabina del suo camion e poi di aver scaricato il corpo ai bordi dell’autostrada”. Negli anni ’90 mancavamo ovviamente i mezzi per fare tutte le ricostruzioni che invece si possono fare oggi e infatti il caso, che è rimasto sempre aperto, potrebbe trovare oggi una svolta.
Il poliziotto spiega anche che al serial killer è stata mandata una foto della ricostruzione fatta e che l’uomo ha scritto di aver provato delle emozioni forti rivedendo quelle immagini ma non sa che la polizia pensa che la ragazza uccisa sia Ylenia. Se ne parlerà solo il test del dna.
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