Attualità Italiana

Caso Gambirasio: il video del furgone tarocco per la difesa di Bossetti, a Chi l’ha visto il video integrale

Nella puntata di Chi l'ha visto in onda su Rai 3 l'11 novembre 2015 viene mostrato il video integrale e originale sul furgone di Bossetti che si aggira per Brembate il giorno in cui Yara è stata uccisa. Anche questo video è un tarocco di stato?

Federica Sciarelli apre la puntata di Chi l’ha visto in onda l’11 novembre 2015 con una premessa: il programma di Rai 3 non si occupa generalmente delle vicende processuali e per questo da tempo non stava seguendo gli sviluppi dopo le udienze per il caso Yara Gambirasio, sul banco degli imputati Massimo Giuseppe Bossetti con l’accusa di aver ucciso la tredicenne. Sempre Chi l’ha visto non aveva mandato in onda in passato il famoso video del furgone di Bossetti che è stato definito nei giorni scorsi dal suo legale un “tarocco di stato“. Ma la redazione di Chi l’ha visto è in possesso del video originale e si sceglie quindi di mostrare questo famoso video. Il confronto tra i due è chiaro: mentre nel primo, quello che i Carabinieri hanno dato alla stampa ed è stato definito un video tarocco, si vede il furgone che solo i alcune circostanze è identificato in modo scientifico con quello di Bossetti ( a meno che non ci sia lo stesso furgone con la stessa linea laterale, con le stesse luci modificate che il Bossetti aveva al suo ecc ecc ecc). Il problema del video dei Carabinieri è che risulta spesso fin troppo confuso perchè è vero che è stato fatto un collage di immagini ma le immagini sono vere. Se si vuole pensare che il termine tarocco si riferisca al fatto che non mostri frame per frame e quindi minuto per minuto quello che succede, allora si potrebbe persino quasi accettare questo termine ma altrimenti sembra davvero  avere poco senso. Precisiamo una cosa importante: qui non si discute sulla colpevolezza o meno di Bossetti, ci penseranno i giudici a farlo, ma si parla di immagini, di quello che un video mostra. Ed ecco che entra in gioco il video originale con tanto di orari messi in evidenza. E nel video originale i famosi passaggi del furgone avanti e dietro sono così marcati che ci si chiede davvero come mai non sia  stato dato questo video, anche se obiettivamente più lungo alla stampa.

videoyaraNel video originale mostrato da Chi l’ha visto, non solo si vede questo famoso furgone ma si capisce anche che le circostanze in cui passa nei punti dove le telecamere lo riprendono, sono diverse. In un caso ad esempio il furgone ha un’altra vettura dietro, in un altro caso c’è un signore sul marciapiede che cammina ( oltre al fatto che anche dagli orari si intuisce bene che si tratta di momenti diversi).

Da che parte si vuole stare lo si sceglie in autonomia, non c’è che dire. Ma se si parla di qualcosa di tarocco, riferendosi comunque al lavoro fatto da professionisti, bisogna poi anche avere qualcosa di diverso in mano per poter giudicare. E lo ribadiamo qui non si sta a giudicare l’innocenza o la colpevolezza di Bossetti che se anche fosse passato 300 volte davanti la palestra di Yara Gambirasio non sarebbe necessariamente il colpevole, visto che lui stesso ha ammesso che quella sera, il famoso 26 novembre del 2010, in quella strada ci era passato come faceva poi, quasi tutti i giorni, essendo una strada che poteva facilmente condurlo a casa.

Potrete vedere una parte del video sulla pagina Fb di Rai 3, rivedere la puntata integrale sul sito della Rai.



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4 responses to “Caso Gambirasio: il video del furgone tarocco per la difesa di Bossetti, a Chi l’ha visto il video integrale

  1. Con le parole fate vedere alla gente quello che volete vedere voi, non quello che si vede davvero, come nel famoso video dell’arresto, da tutti riportato come prova della fuga, che in realta’, si vede benissimo, non c’e’ stata per nulla.
    Anche in questo caso, nel video mostrato a “chi l’ha visto” si vede un altro collage, dato che le telecamere sono pii’, d’una, con molte immagini sfocate da cui si vedono sagome e fari. Orbene se ne vedono diversi camioncini con sagoma simile e fari simili, non foss’altro perche’ intorno e’ una groviera di cantieri.
    L’imbroglio non e’ solo nel collage, ma anche nel fatto che incollando (anche nel tarocco proposto da chi l’ha visto) immagini da piu’ telecamere, si dice al pubblico, giudici popolari compresi, che il predatore e’ passato da li ben 7 volte, magari bramando la preda, mentre se si sta ai fatti, cioe’ ai due fotogrammi, di un’unica telecamera, in cui appare chiaro il passaggio del camioncino di Bossetti, questi combaciano con le dichiarazioni rese dal muratore, che diceva che quella strada era quella che faceva abitualmente per lavoro.
    Questo tanto per chiarire, che l’anello al naso non ce l’abbiamo, visto che ci volete fessi.
    Riguardo alla vergognosa puntata di ieri, ricordo che la tanto sbandierata critica che i processi non si fanno in tv ieri e’ stata superata. In un processo parlano accusa e difesa, ieri e’ stato consultato solo un perito dell’accusa (parte civile, per l’esattezza). Quindi quello di ieri non e’ stato un, pur esecrabile, processo in tv, ma un linciaggio in tv, ai danni di un cittadino incensurato, con famiglia e figli minori, su cui una procura opera una palese opera di diffamazione a mezzo stampa, con mai tracciabili ne’ perseguite “fughe di notizie”.
    Chi l’ha visto non e’ nuova a questo genere di cose. Da quando dirige la Sciarelli, tra l’altro in relazione personale con un noto pm d’assalto le cui bravate inconcludenti costano milioni di euro ai contribuenti italiani, la trasmissione e’ sempre e cmq accusatrice, colpevolista, di regime, ed orientata allo share. Quando qualcuno e’ stato scagionato, nelle indagini o al terzo grado di giudizio, mai una rettifica: loro non sbagliano, sono padreterni. Impossibile non ricordare la puntata farlocca con cui si tiro’ in ballo anche il caso del secolo scorso dello smemorato di Collegno, con un esame del dna ridicolmente taroccato a scopo mediatico, presentato come “regalo” ad un ingenuo nipote (caduto nella trappola nonostante tutto quello che l’Italia fece passare alla sua famiglia) allo scopo di far passare un certo messaggio all’opinione pubblica sulla impossibilita’ di errore del dio dna (manipolato pero’ da uomini fallaci, quando non in malafede, tanto per replicare agli ignoranti che si riempiono la bocca di “la scienza non sbaglia”). Tanto e’ accurato questo famoso esame del dna del caso Gambirasio che manco e’ ripetibile, e, come emerso dal processo, l’altra padreterna, la consulente Cattaneo, manco si e’ degnata di far analizzare il terreno sottostante la vittima, per capire se c’era sangue oppure no (una cosa proprio di routine, da filmetto giallo di quart’ordine), in altre parole per sapere, e la cosa ha importanza quanto meno per la ricostruzione dei fatti, se l’omicidio e’ avvenuto li’ oppure altrove.
    Ma chi l’ha visto continua a trastullarci con il video del furgone e *senza contraddittorio*.
    Spettacolo o no, se un processo e’ un atto pubblico, dovevamo noi cittadini, essere messi in grado di seguirlo, come si faceva con “un giorno in pretura”, anzicche’ avere notizie filtrate da giornalisti, per lo piu’ bugiardi, come si e’ visto dal fatto che interpellano sempre l’accusa, ma mai la difesa (e se la interpellano la interrompono con la scusa della pubblicita’). Vergogna.

  2. no no, non avete capito, è TAROCCO in quanto nel video sono presenti DIVERSI FURGONI di cui solo 1 o 2 pare essere accertato quello di Bossetti. Inoltre il giro che gli attribuiscono non è possibile in quanto una presunta via percorsa era CHIUSA. Non solo lavori, chiusa. Tra l’altro proprio il secondo uomo di cui si parla in queste ore avrebbe un furgone uguale..e nella zona MOLTI hanno furgoni simili.
    Basta per chiamarlo tarocco?? (soprattutto quando viene SEMPRE SCRITTO il furgone del muratore di Mapello che passa…ma va là va là che inoltre abitava e lavorava lì vicino, cosa doveva fare volare col camion)

  3. F. Sciarelli raccomanda ai colleghi giornalisti di verificare le notizie prima di pubblicarle.Lei è sicura che i video del furgone di cui lei parla sono di Massimo Bossetti???? Forse ha verificato con l’ultra vista che guidava Bossetti o meglio “Volava” perchè per fare alcuni di quei passaggi doveva correre a quasi 200 Km orari.
    Mi chiedo, se avessi un video in cui F. Sciarelli entra in una stanza di albergo e dopo lo associo immediatamente ad un’altro in cui si vede un uomo entrare nella stessa stanza (ma nessuno sa che di un altro mese) e lo invio a tuo marito – secondo quello che ha detto per Bossetti – sicuramente non potrà sostenere che il video è stato taroccato.

    La Sciarelli si è chiesta perchè il genetista Portera aveva chiesto “INUTILMENTE” (notizia controllabile) alla pm Ruggeri di verificare il dna di ignoto 1. Forse aveva dei dubbi.
    12-07-2012 (data dai giornali): “La pm Letizia Ruggeri ferma le indagini del genetista forense Portera,perito della famiglia Gambirasio, impedendo nuove analisi del dna sui filamenti e altre tracce lasciate sui vestiti di Yara, dall’assassino”

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