Attualità Italiana

Omicidio Teresa e Trifone ultime notizie: si cercano delle parrucche in casa di Ruotolo

Le ultime notizie dalle indagini per l'omicidio di Teresa Costanza e Trifone Ragone: si cerca la parrucca, usata dall'assassino o dal suo complice?

Le indagini vanno avanti e con il passare del tempo emergono novità su quello che le forze dell’ordine cercano. La casa di Giosuè Ruotolo e i suoi coinquilini potrebbero nascondere qualcosa di utile per la risoluzione di questo caso? Chi ha ucciso Teresa Costanza e Trifone Ragone, è davvero stato il militare amico e collega del giovane ragazzo pugliese? In un servizio dedicato al caso sul settimanale Giallo in edicola da oggi si torna a parlare dei famosi interrogatori che hanno visto protagonisti i due inquilini di Ruotolo che lo ricordiamo, da marzo a settembre hanno mentito sul giorno in cui Trifone e Teresa sono stati uccisi. Hanno mentito dopo che Ruotolo aveva chiesto loro di non raccontare che quella sera non era in casa all’ora del delitto e che non aveva fatto le cose che di solito da routine faceva. Solo a settembre i due coinquilini iniziano a parlare e a loro vengono fatte dagli inquirenti delle domande ben precise come quelle che riguardano una parrucca. Gli investigatori avrebbero chiesto ai due inquilini di Ruotolo se nella casa ci fossero delle parrucche, se ricordavano di averne vista una. Il senso della domanda è chiaro: alcuni testimoni che erano vicini al luogo del delitto mentre Teresa e Trifone venivano uccisi ricordano una macchina come quella di Ruotolo ma hanno anche parlato di una persona a bordo con i capelli lunghi ( per questo si era pensato a una donna). E se invece fosse l’assassino con una parrucca o un suo complice con una parrucca?

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I due inquilini alle domande relative alla parrucca hanno risposto di non ricordare nulla in merito e di non avere idea di come potesse esser arrivata, se mai ci fosse stata, in casa loro. La le indagini vanno avanti e presto si potrebbe arrivare a una svolta grazie a due importanti novità su questo caso. A giorni infatti, arriveranno gli esiti degli accertamenti scientifici affidati ai Ris di Parma. Gli uomini dei reparti speciali stanno analizzando la famosa impronta di cui tanto si è parlato in questi giorni, si tratta di una impronta parziale rinvenuta sull’unico bossolo rimasto incastrato nella pistola con cui sono stati uccisi Teresa e Trifone. L’impronta, riconducibile a un polpastrello, sarebbe stata lasciata dal killer nel tentativo di estrarre il bossolo dalla pistola, prima di liberarsene gettandola nel laghetto di San Valentino.

Ma da Giallo arriva anche un’altra indiscrezione che riguarda proprio le indagini: ci sarebbe infatti un’altra traccia, trovata dai carabinieri, che potrebbe rivelarsi di fondamentale importanza per risolvere questo sconvolgente giallo. È stata rinvenuta sul parabrezza dell’auto sulla quale sono stati ammazzati i due fidanzati. Si tratterebbe di una impronta più grande e quindi più semplice da analizzare. Sarà la svolta per queste indagini?



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