Due arresti a Cosenza per la morte di Cocò, il bimbo di 3 anni bruciato in auto
Arrestati i due uomini che, nel gennaio del 2014, uccisero in un agguato il piccolo Cocò Campolongo, di appena tre anni. Insieme a lui morirono anche il nonno e la compagna marocchina. I due arrestati erano già in carcere per problemi legati alla droga...
A distanza di un anno e mezzo da quella terribile tragedia, sono stati arrestati due uomini, ritenuti colpevoli della morte del piccolo Cocò Campolongo, il bimbo di appena tre anni ucciso e bruciato in auto insieme al nonno Giuseppe Iannicelli e alla compagna, Ibtissam Touss. Adesso i due uomini sono accusati di triplice omicidio. Il fatto risale al 16 gennaio del 2014 a Cassano allo Jonio, in provincia di Cosenza. Le tre vittime si trovavano a bordo di una automobile improvvisamente bloccata lungo la strada dai killer: il movente, fin dall’inizio, sembrò legato in qualche modo alla spartizione del traffico di droga della zona.
Il nonno del piccolo Cocò sarebbe infatti stato legato alla cosca degli zingari, che gestiva il traffico della droga nella zona dell’alto Jonio cosentino; avrebbe cercato di mettersi in proprio nel traffico di droga e per questo motivo sarebbe stato punito cn la morte. Ma i Carabinieri che da subito hanno indagato sull’omicidio, avevano individuato nella presenza del bimbo in macchina un motivo ben preciso: il nonno, impelagato in traffici malavitosi, se lo portava sempre dietro come scudo, per dissuadere i nemici dal compiere gesti troppo forti.
CALABRIA TERRA DI AGGUATI: A LAMEZIA TERME, UCCISO E BRUCIATO NELLA SUA AUTO DAVANTI CASA
Gli arrestati, che erano già detenuti per traffico di droga, dovranno adesso fare fronte anche ad un’altra accusa, quella di triplice omicidio. Da tempo erano già stati arrestati ma nelle ultime ore ai due sono state notificate nel carcere di Castrovillari le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip distrettuale di Catanzaro su richiesta della Dda. Una storia che si chiude, anche se nessuno riporterà in vita il piccolo Cocò, morto per una ingiusta guerra tra grandi. Dopo la risoluzione del caso, anche il premier Matteo Renzi è voluto intervenire con un breve messaggio affidato a Facebook: Vorrei esprimere la gratitudine mia e del governo agli inquirenti, alle forze dell’ordine e a tutti i servitori dello Stato che hanno raccolto gravi indizi su killer e mandanti del terribile omicidio del piccolo Cocò, il bimbo di 3 anni ucciso e poi bruciato a Cassano allo Jonio.