Omicidio Teresa e Trifone: spunta una foto della macchina di Giosuè nella zona del delitto
Un fotogramma inedito sembrerebbe mostrare la macchina di Giosuè Ruotolo, indagato per l'omicidio di Teresa e Trifone, nei pressi del luogo de delitto allo stesso orario dell'omicidio
In esclusiva nella puntata di Domenica Live in onda il 4 ottobre 2015, viene mostrata una immagine arrivata da una fonte attendibile, che ci mostra una macchina. La macchina che vediamo nel fotogramma dovrebbe essere quella di Giosuè Ruotolo il ragazzo indagato con l’accusa di aver ucciso Teresa Costanza e Trifone Ragone. Come spiega la stessa conduttrice mostrando la foto in diretta, per gli inquirenti quella che si vede nelle immagini riprese dalla telecamera è la macchina del Ruotolo. La certezza deriverebbe dal fatto che la macchina in foto ha gli stessi cerchioni di quella del militare campano ma non solo. L’auto del Ruotolo, il giorno dell’omicidio di Teresa e Trifone, aveva un fanalino rotto, e la macchina che viene ripresa dalle telecamere ha anche lo stesso problema. Perchè una macchina nei pressi del luogo del delitto e nei pressi del laghetto di San Valentino di Pordenone potrebbe significare molto? Per più di un motivo: in primis perchè Giosuè ha sempre detto che si trovava in casa e non era in giro quella sera. In secondo luogo perchè anche il cellulare del ragazzo dimostrebbe che non era in casa. Un alibi falso quello che ha fornito agli inquirenti? Un albi smontato anche dai coinquilini di Giosuè che hanno dichiarato che l’uomo non era in casa nel’ora indicata.
Cosa mostrano questi fotogrammi mostrati per la prima volta in tv oggi? Il primo ci fa vedere una macchina, che per la Procura è quella dell’unico indagato, Giosuè Ruotolo, nella zona del delitto e in un orario compatibile con quello del duplice omicidio. Il secondo fotogramma è l’ultima immagine di Ragone prima dell’omicidio, mentre esce dalla caserma (ore 17.52) e si dirige in palestra.
Entrambi i fotogrammi provengono dalle riprese di una telecamera stradale. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire il percorso di Giosuè Ruotolo ed è stato accertato che l’orario in sovraimpressione ha un errore di registrazione, cioè l’orario corretto ha 5/6 minuti in più rispetto a quanto registrato, quindi 19.57/58. Per questo motivo della registrazione e di queste immagini si parla solo adesso, probabilmente proprio per gli orari che avevano ingannato in un primo momento.
E’ giusto anche ricordare che gli avvocati del Ruotolo hanno già specificato che martedì, quando il ragazzo sarà ascoltato, darà tutte le spiegazioni del caso e chiarirà tutti i dubbi di chi indaga. Inutile dire che resta una domanda nella testa di tutti: se fosse stato Giosuè l’assassino, quale sarebbe il suo movente?
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