Albano, Carabiniere spara alla moglie davanti alla scuola e poi si uccide
Ad Albano Laziale un Carabiniere di 48 anni aspetta la moglie insegnante all'uscita della scuola e le spara con la pistola di ordinanza, poi si toglie la vita. Tragedia e scompiglio, quando i soccorritori del 118 arrivano per i due non c'è più niente da fare.
Ancora una storia di tragedia familiare avvenuta nel pomeriggio di ieri ad Albano Laziale: un Carabiniere di 48 anni ha sparato alla moglie davanti alla scuola dove lei prestava servizio e poi si è tolto la vita, sparandosi con la pistola d’ordinanza. I due da poco avevano deciso di riprovare a stare insieme per salvare la famiglia ma le incomprensioni erano tantissime. E così ecco che Luigi Di Michele, 48 anni, ha perso le staffe: ieri pomeriggio si è presentato all’uscita della scuola dove la moglie Carmela Mautone prestava supplenza da qualche giorno e le ha sparato. Prima al cuore, poi alla testa. Due colpi che non hanno lasciato scampo alla maestra, molto conosciuta perché da sempre insegnava ai bambini.
Poi il Carabiniere ha rivolto la pistola contro se stesso: il primo colpo si è inceppato ma il secondo no, è andato dritto alla testa. E per i due non c’è stato niente da fare, quando i soccorritori del 118 sono arrivati hanno solo potuto prendere atto di una situazione tragica. Luigi Di Michele e Carmela Mautone avevano deciso di separarsi dopo una vita passata insieme ma nelle ultime settimane erano tornati a stare sotto lo stesso tetto, forse anche per il bene delle figlie, adolescenti di 14 e 17 anni che adesso si ritrovano senza genitori e con una strada tutta in salita da percorrere. Nonostante il tentativo di tornare insieme, la maestra aveva però espresso la volontà di voler tornare a Napoli, dove risiedeva la sua famiglia, insieme alle figlie. Una decisione che avrebbe mandato fuori di testa Luigi Di Michele, che per vent’anni prestava servizio come tecnico fotografo ai rilievi scientifici sulle scene dei crimini a Frascati.
NAPOLI, CARABINIERE UCCIDE MOGLIE E FIGLIO POI SI SUICIDA
Tutti lo ricordano come un uomo gioviale e sempre tranquillo, ma le amiche della insegnante uccisa rivelano che da tempo la donna aveva paura del marito e temeva che potesse compiere qualche gesto insano. Ho paura che possa fare qualcosa ma porta la divisa, inutile che vado a denunciare, avrebbe riferito.