Roma, chiusi nella metro in piena notte: incubo alla stazione Flaminio
Sventura per 4 giovani romani, rimasti intrappolati nella metro Flaminio a Roma in piena notte pr la chiusura anticipata dei cancelli: solo dopo numerose telefonate sono stati liberati...
Una brutta storia quella capitata a quattro giovani romani che sabato notte contavano di riprendere l’ultima corsa della metro per fare rientro a casa. Per colpa di un disguido, arrivati alla stazione Flaminio, i quattro ragazzi hanno dovuto fare un’amara constatazione: erano chiusi nella metro, perché chi doveva occuparsi della chiusura delle porte lo aveva fatto con troppo anticipo, non aspettando che arrivasse l’ultimo treno direttamente dalla stazione Termini. E così per oltre un’ora, quattro romani sono rimasti prigionieri in stazione, senza la possibilità di poter uscire né tantomeno di poter chiedere direttamente aiuto a qualcuno visto che in giro era tutto deserto. Ma dopo essere stati liberati i quattro giovani hanno denunciato la questione per puntare il dito contro la città di Roma e i suoi disservizi.
Una testimonianza diretta arriva da uno dei ragazzi rimasti intrappolati in metro a Flaminio, peraltro in una delle zone più glamour della Capitale, a due passi da piazza del Popolo. Lo studente, 22 anni, lancia il suo grido di denuncia e si chiede come sia possibile che in una città come Roma possano accadere episodi di questo tipo dovuti alla disorganizzazione del personale addetto: Ho avuto un attimo di panico, fortuna che non ero solo. Mi è montata una rabbia però: voglio dire ma com’è possibile che Atac non si coordini per la chiusura delle stazioni? Io abito a Flaminio, quindi ero arrivato. Ma mi chiedo: come avrebbe fatto un turista? E una donna sola? Come hanno fatto a chiudere una stazione senza sapere che sarebbe passato un altro treno?
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Domande lecite visto che l’inconveniente è stato piuttosto sgradevole, risolto solo grazie alla lucidità di questi giovani che, dopo un giro di telefonate a 113, 112 e 118 sono riusciti a venirne a capo e a essere liberati. Certo per un turista, magari straniero, sarebbe stato tutto molto più complicato…