Attualità Italiana

Papa Francesco: gli affetti non si comprano e non si vendono

Udienza generale di Papa Francesco in piazza S. Pietr, oggi 2 settembre 2015, appello a rendere le famiglie luogo di amore e di sorrisi e a non perdere la speranza

Papa Francesco stamattina 2 settembre 2015 in piazza S. Pietro per l’udienza generale del mercoledì alle 09:30 ha iniziato il suo giro con la papa mobile tra i pellegrini, ha preso in braccio ,baciato e accarezzato tutti i bambini che gli si avvicinavano senza rifiutarne nessuno. Commovente e come un padre amorevole dava loro il bacio santo. Accogliente come sempre non ha rifiutato i regali che gli arrivavano da tutti i fedeli: magliette, cappellini, poster, ecc. Il santo padre passa e benedice tutti sorridendo e salutando i fedeli giunti da ogni parte del mondo per assistere alla sua udienza generale. Come la famiglia vive la responsabilità di comunicare e trasmettere la fede sia al suo esterno sia al suo interno. Questo il tema che affronta oggi Papa Francesco nell’ultimo tratto di catechesi sulla famiglia che sta proponendo ai fedeli il mercoledì. “Chi fa la volontà di Dio costui è per me fratello, sorella e madre”.

“Gli affetti non si comprano e non si vendono” questo è oggi l’invito del santo Padre a mettere i legami familiari a alla luce della fede e si lasciandoli convertire alla testimonianza del vangelo solo così saremo capaci di compiere opere impensabili come quelle che Gesù compiva ai suoi tempi con prodigi e miracoli. La famiglia che vive alla luce del vangelo e seguendo il vangelo, può fare grandi cose e convertire un intera città.

“Un solo sorriso miracolosamente strappato alla disperazione di un bambino abbandonato ci spiega l’agire di Dio nel mondo più di mille trattati teologici;un solo uomo e una sola donna capaci di rischiare e sacrificarsi per amore di un figlio ci spiegano cose dell’amore che molti scienziati non comprendono più”.

“Se ridaremo protagonismo, a ripartire dalla Chiesa,alla famiglia diventeremo come il vino buono delle nozze di Cana e fermenteremo come lievito di Dio. Oggi stiamo assistendo continua Papa Francesco- alla desertificazione comunitaria delle nostre città moderne ,sono diventate desertificate per mancanza di sorriso,di amore. Tante cose che facciamo fanno perdere tempo divertimenti,ridiamo inutilmente ma l’amore manca. E’ proprio il sorriso di una famiglia e l’amore che regna al suo interno che ci fa bene, è questa la vittoria dell’amore nella famiglia. Nessuna ingegneria politica ed economica può sostituirsi alla famiglia. Lo Spirito di Dio fa fiorire i deserti. Usciamo dalle torri e dalle camere blindate delle élite per frequentare le case e gli spazi aperti delle moltitudini e apriamoci all‘amore della famiglia. Andiamo avanti su questa strada non perdiamo la speranza. Una famiglia che vive l’amore di Cristo e alla luce del vangelo può riscaldare un intera città con la sua testimonianza di amore.

Conclude dicendo “pregate per me , preghiamo gli uni per gli altri”.



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