Paura Mucca pazza a Lecce, nuova vittima a Casarano: ma la carne non c’entra
A Casarano si registra la morte di un uomo di 67 anni, colpito da morbo di Creutzfeldt-Jacob quello che è stato identificato come mucca pazza. Ma i medici assicurano: la carne non c'entra...
A Casarano, in provincia di Lecce, un uomo di 67 anni è deceduto a causa del morbo di Creutzfeldt-Jacob, che negli anni Novanta era stato identificato come morbo della mucca pazza. Ma i medici si affrettano subito a specificare che il consumo di carne malata non c’entra, anche se immediatamente dopo lanciano l’allarme sull’incidenza elevata di casi rispetto alla media nazionale e regionale. L’uomo si era cominciato a sentire male lo scorso 10 luglio e da quel giorno le sue condizioni sono precipitate, fino alla morte avvenuta a distanza di quasi un mese.
Il ricovero della vittima nel reparto di neurologia dell’ospedale Ferrari di Casarano non è purtroppo servito a scongiurare il peggio: l’uomo ha continuato ad accusare sintomi che all’inizio avevano indotto i medici a pensare a una encefalopatia di origine tossica o autoimmune. Invece i risultati dell’autopsia effettuati sul corpo della vittima hanno dato risultati del tutto differenti, confermando quello che alla fine anche i medici avevano cominciato a sospettare: morbo di Creutzfeldt-Jacob. Ma non c’entrerebbe il consumo della cosiddetta mucca pazza come assicura Giovanni Gorgoni, direttore generale dell’Asl Lecce: Fino ad oggi nessun caso della sindrome in questione verificatosi nel Salento è ascrivibile alla forma di origine alimentare e i rigidi protocolli di tracciatura e controllo delle carni intervenuti dopo le epidemie in Gran Bretagna ci rassicurano per il futuro.
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Insomma a causare la morte del 67enne non ci sarebbe il consumo di quella carne malata che, qualche anno addietro, aveva fatto scattare la psicosi da mucca pazza. Anche se l’incidenza elevata di casi rispetto alla media nazionale e regionale fa preoccupare i medici. Quello del 67enne morto a Casarano è il quarto caso nell’anno, che si aggiunge ai sette registrati nel 2013 mentre nel 2014 non si era registrato nessun caso per fortuna.