Muore in spiaggia a Eboli, la giornata al mare continua per tutti: si fa finta di niente
Una vera tragedia a Eboli: muore in spiaggia a 32 anni, il suo corpo resta per più di tre ore sotto il sole mentre i bagnanti fanno finta di nulla
Una domenica mattina al mare, una domenica mattina di dolore per alcuni, per altri continuata tra l’indifferenza generale. Luca aveva 32 anni, aveva passato la notte in tenda con un gruppo di amici e con suo fratello. Avevano scelto la spiaggia di Marina di Eboli. Poi il sole, il caldo e la voglia di fare il bagno. Luca entra in acqua ma viene subito colto da un malore, il bagnino cerca di fare qualcosa per lui ma non riesce a salvare la vita. Il corpo di Luca viene portato in spiaggia, messo sotto degli ombrelloni in attesa che la burocrazia faccia il suo corso. Arriva prima l’ambulanza e i medici constatano il decesso ma deve arrivare anche il medico legale e il corpo di Luca resta sotto quei due ombrelloni sistemati per dare una degna attesa all’uomo. Ma per i bagnanti questa situazione non crea nessun disagio. Si continua a fare il bagno, si continua la domenica mattina al mare. C’è chi decide anche di immortalare questo momento, non capita tutte le domeniche di mangiare un bel panino con di fianco una persona appena deceduta. C’è chi scatta una foto e chi decide invece di lasciare quella spiaggia, di lasciare che Luca riposi in pace in attesa di essere portato in un altro posto. E’ una domenica mattina strana, specchio di quello che ormai siamo diventati, indifferenti al male, alla morte.
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Luca Ferrara ha atteso per più di tre ore sotto il sole, sotto quei due ombrelloni che per qualche tempo sono stati la sua tomba. Mentre intorno a lui la vita scorreva come se nulla fosse accaduto. Le lacrime degli amici, di suo fratello, quelle del bagnino disperato per non aver potuto fare niente, non sono servite a sovrastare le risate di chi invece ha continuato a godersi la sua giornata estiva al mare.