Dramma familiare a Napoli, uccide moglie e figlio poi si toglie la vita
Un vero dramma familiare a Napoli: Cesare Cuozzo ha ucciso sua moglie, ha ucciso anche suo figlio di 17 anni e poi si è tolto la vita. Le ultime notizie
Una notizia che ha lasciato tutti senza parole quella arrivata ieri in tarda serata da Napoli e che questa mattina si arricchisce di dettagli compresi i nomi delle vittime. Due persone sono morte per mano di un uomo che le ha uccise ma non finisce qui. Siamo a Napoli: un uomo in preda probabilmente a un raptus di disperazione ha ucciso sua moglie e suo figlio nel sonno. Poi ha finito la sua opera togliendosi la vita. Cesare Cuozzo, bidello in pensione, ha agito nell’oscurità mettendo fine alla vita di sua moglie e del suo ragazzo, Nicola aveva solo 17 anni.
Due atroci delitti, un tragico suicidio. Una storia della disperazione. Nicola, diciotto anni ad ottobre, è stato trovato nella sua stanza, rannicchiato sotto un lenzuolo. Forse è stato coperto proprio da suo padre, Cesare, un bidello di 53 anni in pensione. Un ultimo gesto di pietà, forse d’amore. Anna, la moglie dell’uomo, è stata ritrovata invece nella sua camera da letto. La donna era la sorella di 51 anni dell’assessore comunale alla Cultura, Nino Daniele. Dopo aver sparato alla sua adorata moglie, si è seduto sul letto. Un ultimo colpo di pistola, ed è morto anche lui. Questa la prima ricostruzione che i Carabinieri, guidati dal colonnello Francesco Rizzo, comandante del reparto operativo, e con il pm Sergio Amato, ex Dda, hanno fatto della tragedia accaduta nella casa della famiglia Cuozzo. E’ ancora presto però per fare una ricostruzione precisa e attenta di quello che è accaduto. Ci sarebbe però l’arma del delitto. I militari hanno trovato nella casa una pistola, una Smith and Wesson calibro 38. E’ stata la sorella a trovare i corpi dei suoi familiari, una scioccante scoperta. La signora vive sullo stesso pianerottolo, a San Giovanni a Teduccio, in via Ammiraglio Aubry.
La donna aveva provato a mettersi in contatto con Anna ma non ci era riuscita e allora, avendo le chiavi, ieri ha deciso di entrare in casa. Il fatto non sarebbe avvenuto ieri sera ma probabilmente nella notte tra lunedì e martedì. I corpi delle vittime quindi sono rimasti per 2 giorni nelle posizioni in cui si trovavano.
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