Yara uccisa da un gruppo di bulli: nuova ipotesi della difesa di Massimo Giuseppe Bossetti
Le ultime notizie sul caso Yara Gambirasio: il legale di Massimo Giuseppe Bossetti lancia una nuova pista, la tredicenne sarebbe stata uccisa da un gruppo di bulli
711 undici testimoni dovranno servire a dimostrare che Massimo Giuseppe Bossetti non è l’assassino di Yara Gambirasio: a pochi giorni dall’inizio del processo nel quale il muratore di Mapello dovrà difendersi dall’accusa di omicidio, la difesa dell’uomo presenta la lista di persone che potranno essere ascoltate nel dibattimento. Ma non è tutto. Intervistato da una emittente lombarda, l’avvocato Claudio Salvagni lancia una nuova pista. Gli si chiede se il team difensivo ha un asso nella manica lui risponde che non c’è ma che ha altro di cui parlare. La difesa di Bossetti cercherà in tutti i modi di dimostrare che la tredicenne di Brembate scomparsa la sera del 26 novembre 2010 e uccisa in quello stesso giorno, è stata vittima della follia di un gruppetto di giovanissimi bulli.
“Non abbiamo l’asso nella manica – ha dichiarato il legale di BossettiClaudio Salvagni su Telelombardia -, ma Yara è stata uccisa da un branco di ragazzi malati. E’ un delitto maturato in ambito giovanile, legato al bullismo”. In questi lunghi anni di indagine però non c’è mai stata una pista simile ma evidentemente gli avvocati di Bossetti avranno tutto l’interesse di dimostrare questa loro teoria. Del resto Salvagni ha da sempre dichiarato che il dibattito in questo processo, sarà utilissimo per dimostrare che Bossetti non è il vero assassino di Yara Gambirasio.
Il pubblico ministero Ruggeri risponde con 120 testimoni. In particolare sarà importante la testimonianza della donna che ha detto di aver visto Massimo Giuseppe Bossetti in compagnia di Yara, un racconto che dimostrerebbe il fatto che i due si conoscessero da prima del giorno in cui la ragazzina scomparve. Secondo il racconto della donna i due erano in macchina tra la fine di agosto e i primi giorni di scuola del 2010 ( un paio di mesi prima quindi della morte di Yara).
Il processo contro Massimo Giuseppe Bosetti inizierà il 3 luglio 2015 a poco più di un anno dal suo arresto. Il muratore è infatti in carcere a Bergamo dal 16 giugno del 2014.
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