Attualità Italiana

Michele Buoninconti dal carcere ai bambini: fate sparire quei due telefonini

Le ultime notizie sul caso Elena Ceste: su Giallo una esclusiva che svela importanti dettagli su Michele Buoninconti. L'uomo avrebbe chiesto ai suoi figli di far sparire due telefonini...

Un ordine perentorio quello che Michele Buoninconti avrebbe dato dal carcere ai suoi figli. Se ne parla oggi nel numero di Giallo in edicola questa settimana. Con un servizio esclusivo sul settimanale diretto da Andrea Biavardi si torna a parlare del caso Elena Ceste a pochi giorni dall’inizio del processo che vede il marito della donna, Michele, sul banco degli imputati con l’accusa pesantissima di omicidio. Torniamo al servizio di Giallo: dal carcere Michele avrebbe dato un ordine ai suoi figli, quello di far sparire due telefonini. Ricordiamo che Michele, oggi in carcere a Verbania, non ha mai incontrato i suoi figli dopo il giorno dell’arresto neppure quando si trovava in cella ad Asti. Che cosa è successo allora?

MICHELE IN CARCERE RIDE E SCHERZA CON UN’AMICA CHE VA A TROVARLO-IMMAGINI CHOC

“Michele ha chiesto ai suoi figli di far sparire due telefonini” questa la pesante indiscrezione che leggiamo oggi su Giallo. Sempre sulla rivista si legge: “A confermarci questo sconcertante episodio sono stati gli investigatori, che con grande tempestività sono intervenuti e hanno sequestrato quei due telefoni prima che l’uomo riuscisse a farli sparire”. Come mai tanto interesse nei confronti di questi due telefonini? E come avrebbe fatto Michele a mettersi in contatto con i suoi figli visto che non li hai mai sentiti e non li ha mai incontrati in carcere? Secondo l’esclusiva del settimanale Giallo, Michele si sarebbe messo in contatto con i suoi figli tramite suo fratello Salvatore. I fatti in particolare risalirebbero a marzo, sono quasi passati due mesi dall’arresto dell’uomo e Michele si è ricordato di due cellulari, uno rimasto in casa a Costigliole e l’altro rimasto invece nella casa di Govone.

Michele incontra suo fratello in carcere e gli chiede un favore: deve dire ai figli una cosa molto importante. “Non appena uscito dal carcere, Salvatore telefona a uno dei bambini e riporta fedelmente il messaggio del padre. Inizia così questo tentativo di depistaggio di Michele, che, ancora una volta, tira in ballo i bambini e li usa per sistemare i suoi guai.

I genitori di Elena però hanno consegnato i due cellulari alle forze dell’ordine che grazie alle vari ricostruzioni seguendo tabulati e celle telefoniche, sono riusciti a ricostruire tutto il percorso di Michele nel giorno della morte di Elena. Era proprio quello che l’uomo temeva.



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