La mamma di Marco Vannini: non è stato un incidente, ucciso dopo una lite
La mamma di Marco Vannini torna a parlare e non ha dubbi: suo figlio non è morto in un incidente ma è stato ucciso dopo un litigio
La storia di Marco Vannini ci ha molto colpiti e per questo ne abbiamo parlato da subito raccontando ai nostri lettori quella che sembrava essere una morte tragica anche se i contorni del giallo non sono mai mancati. La mamma di Marco però, che ha visto morire il suo unico figlio a 20, non crede che si sia trattato di un tragico incidente e parla di omicidio. Che cosa è successo nella villetta di Ladispoli, la casa dei genitori della fidanzata di Marco? Per ora una sola certezza visto che i familiari della fidanzata di Marco non rilasciano nessuna dichiarazione: in casa c’era un pistola e da quella pistola è partito un colpo mortale che ha ucciso Marco. Ma perchè non è stato comunicato agli operatori del 118 che c’era un ragazzo ferito? Perchè agli stessi genitori di Marco è stato detto di andare in ospedale perchè il ragazzo era caduto dalle scale?
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Adesso mamma Marina ha una sua idea di quello che è successo la sera del 17 maggio e ne parla con i giornalisti di Giallo che pubblicano una intervista con il numero in uscita oggi: “Mio figlio è stato ucciso. Per favore, basta parlare di morte accidentale, perché non è stato così. Sono la sua mamma e pretendo di sapere che cosa è successo al mio povero Marco. Nel racconto fatto da quelle persone non c’è una sola cosa che mi convinca. Sono tutte bugie, dette per discolparsi e coprirsi a vicenda. Hanno delle gravissime responsabilità. Sono convinta che quella maledetta sera sia successo qualcosa di terribile in quella casa. Non escludo che possa esserci stata una violenta lite, sfociata in un omicidio”.
Secondo quanto riporta Giallo inoltre, Marco a la sua fidanzata Martina, qualche giorno prima della tragedia avrebbero avuto un brutto litigio. Il padre della ragazza, secondo il racconto della fonte che ha parlato con i giornalisti di Giallo, aveva invitato Marco a non farsi più vedere in quella casa. Un litigio così grave da spingere il ventenne a non vedere per una settimana la sua fidanzata. Forse persino la sera della tragedia ci sarebbe stata una lite.
Chiudiamo con le parole dell’avvocato Celestino Gnazi, legale della famiglia Vannini: “Ci siamo fatti un’idea, ma abbiamo bisogno di certezze. Non consentiremo che tutto passi come un incidente. I ritardi successivi al ferimento di Marco sono inspiegabili e riconducibili a un’azione lucida e cinica di depistaggio. Vi è una palese manipolazione delle prove”.