Domenico Maurantonio è morto due ore prima, chi ha mandato il messaggio su Whatsapp?
Il mistero sulla morte di Domenico Maurantonio: sarebbe morto due ore prima rispetto all'orario stimato in precedenza. E allora chi ha mandato i messaggi dal suo Whatsapp alle 5 del mattino?
Secondo il medico legale che segue il caso di Domenico Maurantonio, il ragazzo morto in gita a Milano, cadendo dalla finestra dell’albergo, il 19enne sarebbe morto due ore prima rispetto all’ora indicata fino a questo momento. La deduzione arriverebbe in seguito ad altre analisi più approfondite effettuate in sede di autopsia. E se questo fosse vero in questa strana morte ci sarebbe un nuovo mistero. Fino a oggi infatti si ipotizzava che Domenico fosse morto dopo le 5 e mezza anche a causa di un messaggio mandato su Whatsapp, partito dal cellulare dello studente di Padova appunto. Il messaggio sarebbe stato inviato intorno alle 5 di quella maledetta mattina. Ma a questo punto sorge un’altra domanda: se Domenico alle 5 era morto già da due ore, come dimostrerebbero gli esami sul suo corpo, chi ha usato il suo smartphone per mandare un messaggio su Whatsapp? Ed ecco che rispunta ancora una volta la pista che porta ai compagni di classe, pista che secondo le indiscrezioni era stata scartata dalle forze dell’ordine che ipotizzavano che Domenico fosse da solo in quel corridoio. Ma adesso le cose cambiano: perchè prendere il cellulare di Domenico, che lo ricordiamo era rimasto in stanza, e mandare un messaggio? Se le cose fossero davvero andate così vorrebbe dire che i compagni potrebbero sapere molto di più di quello che hanno raccontato. Ma queste sono solo supposizioni. Solo gli inquirenti con tutti i dati in mano possono ricostruire le ultime ore di vita di Domenico, cercando di dare una spiegazione ai genitori del ragazzo che da più di un mese si chiedono perchè Domenico è volato giù da quella finestra.
UN MISTERO NEL MISTERO-Secondo l’avvocato della famiglia Maurantonio il nuovo riscontro del medico legale potrebbe gettare nuova luce sul mistero fitto che avvolge la morte del 19enne. I genitori del ragazzo, ascoltati dai pm cotinuano a negare che lui avesse mai mostrato intenzioni suicide. Infruttuosi fino a questo momento gli interrogatori ai compagni di classe. L’autopsia conferma che il ragazzo avesse bevuto molto quella sera, ma l’alcool è stato ritrovato nel suo stomaco e non già in circolo nel sangue, il che fa pensare agli inquirenti che la caduta sia avvenuta al massimo 20 minuti dopo la bevuta.
Il mistero, è inutile negarlo, continua a esserci.
Ma come mai nessuno è ancora in galera. Tutti tranquilli a fare esami compagni insegnanti etc e questo povero RAGAZZO non c’è più! Spero che i genitori continuino a lottare affinché il o meglio i colpevoli paghino e soffrano