Il papà di Domenico Maurantonio: prima di morire c’è stato un contatto
Le ultime notizie sulla morte di Domenico Maurantonio. Parla suo padre: prima di morire qualcuno è stato in contatto con mio figlio. C'è qualcuno che sa e non parla?
Che cosa è successo davvero la notte in cui Domenico Maurantonio è morto? I genitori del ragazzi di Padova vogliono le risposte, vogliono sapere perchè Domenico è partito da Padova per una gita e non è più tornato a casa. Lanciano ancora appelli: chi sa deve dire qualcosa. E sono convinti che quella notte sia successo qualcosa di strano. A parlare con i giornalisti questa volta è il papà di Domenico, il signor Bruno, che concede una lunga intervista al settimanale Oggi. Chiede di nuovo aiuto, chiede ai compagni di suo figlio di parlare, non perchè debbano essere colpevoli di qualcosa ma perchè la loro testimonianza potrebbe essere davvero utile. E’ lo stesso appello che lancia l’avvocato della famiglia: “venite a parlare con me, raccontatemi quello che avete visto”.
“Non è possibile fare una fine del genere in punta di piedi. Senza un rumore, senza un grido, senza nulla. Si parla di un livido sul braccio e tracce di Dna sotto le unghie. Un contatto c’è stato”. Un livido, dell’alcol nel sangue non ancora entrato in circolo, le parole dei compagni che raccontano “stavamo bevendo in stanza”. E allora perchè Domenico da quella stanza è uscito? Perchè se si sentiva male non è rimasto in camera per andare in bagno? Perchè nessuno lo ha sentito bussare oppure chiedere aiuto?
Bruno Maurantonio esprime il suo pensiero: “Sono stato nell’albergo. L’altezza della finestra non è un dato interpretabile. Una persona non può sentirsi male e cadere, deve scavalcarla”. E risponde a chi ha suggerito che il figlio soffrisse di coliche: “Domenico aveva subito un intervento e il problema era stato risolto. Poteva mangiare di tutto, dal kebab alle patatine fritte. E se anche avesse avuto un problema si sarebbe chiuso in bagno. Non c’è ragione di uscire in corridoio o sedersi sul davanzale”.
Il mistero si infittisce. Tante le domande: perchè Domenico non indossava gli slip? E se anche si fosse gettato perchè portarsi in mano gli slip e i pantaloncini? Come è possibile che siano caduti proprio accanto al suo corpo? Altro mistero la posizione del corpo che inizia a destare sospetti: e se qualcuno lo avesse sposato? E poi il dna: è di un compagno, è di un amico, c’era un’altra persona in albergo? Troppe domande alle quali gli inquirenti dovranno dare una risposta. A un mese esatto dalla morte di Domenico le indagini vanno avanti ma i suoi genitori non sanno ancora cosa sia successo nei corridoi di quell’albergo.
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