Le donne di Michele Buoniconti: le usava per depistare le indagini?
Le ultime notizie sul caso Elena Ceste: tutte le donne nella vita di Michele Buoninconti. Le usava solo per depistare le indagini e per avere qualcuno dalla sua parte?
Torniamo a parlare del caso Elena Ceste la mamma di Costigliole d’Asti uccisa il 24 gennaio del 2014 nella sua casa. In carcere con l’accusa di omicidio e di occultamente i cadavere Michele Buoninconti, suo marito. L’uomo si è detto sin dall’inizio innocente ma tutti gli indizi messi insieme dagli inquirenti sembrano portare a lui. Proprio per questo l’uomo sarà processato a partire dal primo luglio 2015. In queste settimane la difesa potrà chiedere il rito abbreviato ( che in caso di condanna potrebbe fare in modo che Michele abbia lo sconto di un terzo della pena) ma per ora non ci sono novità in merito. Intanto continuano ad emergere alcuni dettagli sulla vita che Michele conduceva mentre tutti pensavano che sua moglie fosse scomparsa. Sul numero di Giallo in edicola questa settimana si parla ancora una volta di tutte le donne che hanno fatto parte della vita di Michele; pochi giorni dopo la scomparsa di sua moglie il Buoninconti intratteneva delle relazioni, di amicizia ma non solo, con altre donne. E’ vero che le usava solo per depistare le indagini?
Nelle intercettazioni in cui Michele parla con Teresa, la famosa donna calabrese che ha conosciuto nel mese di agosto 2014, l’uomo cerca di ribadire che ha bisogno di una donna speciale al suo fianco ma non solo perchè dovrà prendere il posto di Elena. Questa donna speciale dovrà stare dalla sua parte: era davvero questo il suo obiettivo? Fare in modo che ci fossero tante persone a dire che lui era un padre e un marito esemplare? Non dimentichiamoci del resto che tra le prime mosse della difesa ci fu quella di sottolineare come fosse proprio Michele a cucinare per i suoi figli, facendo i dolci, fosse lui a riordinare la casa. A questo però seguirono diverse scoperte che lasciano senza parole: Elena non disponeva di denaro liquido, non pagava, non poteva andare dal parrucchiere, non andava in vacanza. Viveva una vita da reclusa, una vita in cui suo marito aveva cercato in tutti i modi di raddrizzarla secondo i suoi precetti. E poi con le altre donne invece si mostrava diverso, accomodante, romantico. Un Michele quindi che avrebbe davvero pianificato tutto, dal prima al dopo. Con le donne della sua vita Michele parlava anche delle indagini, delle sue perplessità e si diceva convinto del fatto che le forze dell’ordine stessero andando nella direzione sbagliata e che non avrebbero potuto trovare l’assassino di sua moglie.
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