Napoli, carabinieri uccide moglie e figlio poi si suicida
Alfredo Palumbo, un carabiniere, uccide la moglie e il figlio piccolo e poi si suicida. Che cosa ha spinto il carabiniere di Napoli al folle gesto? Le indagini e le ultime notizie
A Vico Bagnara, nei pressi di piazza Dante, nel centro storico di Napoli, questa mattina la folla si è radunata per conoscere i dettagli della tragedia familiare che ha spinto un carabiniere ad uccidere moglie e figlio e poi a togliersi a sua volta la vita. L’uomo, di 43 anni, ha usato la sua pistola di ordinanza, una calibro 9. Ancora non si conoscono i dettagli della tragedia ed è ignoto anche il movente. Le indagini però sono partite subito per cercare di fare chiarezza sullo sconvolgente caso di cronaca. La mattanza ha avuto luogo durante la notte, quando il carabiniere non era in servizio.
OMICIDIO-SUICIDIO: GLI ULTIMI CASI DI CRONACA
A scoprire i tre cadaveri, ancora in pigiama, è stato un parente giunto sul posto ed entrato con le doppie chiavi in suo possesso. Secondo alcune fonti si sarebbe trattato del suocero dell’assassino, preoccupato perché non riusciva nelle ore precedenti a mettersi in contatto con la figlia. L’assassino sarebbe stato identificato come Alfredo Palumbo mentre la moglie e il figlio rispondono rispettivamente al nome di Consuelo Molese e Francesco. A Napoli la famiglia era conosciuta e stimata e tra la folla radunatasi a piazza Dante aleggia stupore e incredulità. Nessuno si riesce a spiegare le ragioni del folle gesto, al momento neppure i carabinieri. Gli inquirenti stanno ascoltando i vicini di casa per scoprire se prima dell’omicidio-suicidio si erano uditi rumori o urla sospetti. Secondo una prima ricostruzione sembra che l’uomo abbia ucciso prima lei in camera da letto e poi il bambino nella sua stanza. Si scava nella vita del carabiniere per cercare di capire se negli ultimi anni sussistevano problemi individuabili come possibili fattori scatenanti del folle gesto. E’ ancora presto però per avanzare ipotesi concrete. L’omicidio-suicidio resta per il momento avvolto nel mistero e lascia nel silenzio e nello sconforto amici e parenti delle vittime.
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