Tragedia nel ternano: paracadutista morto come Taricone

A distanza di 5 anni si ripete la tragedia che portò alla morte di Pietro Taricone: vittima un paracadutista romano di 42 anni. La tragedia ieri nel ternano: Massimiliano Piraccini muore

Tragedia nel ternano. Aveva pluriannuale esperienza ma non è bastato: Massimiliano Piraccini, paracadutista romano di 42 anni, è morto a Terni dopo essersi lanciato dalla stessa aviosuperficie di Pietro Taricone. A distanza di cinque anni dalla morte dell’attore si rivive la stessa tragedia e si spegne un’altra giovane vita. Chi conosceva Massimiliano lo ricorda “più in aria che in terra”: al suo attivo infatti il paracadutista romano di origini sarde più di mille lanci molti dei quali ripresi con la telecamera applicata sul casco.

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La indossava anche ieri nel lancio che gli è stato fatale e questo potrebbe servire a ricostruire le dinamiche dell’incidente anche se al momento non è ancora chiaro se fosse attiva e se sia rimasta integra e quindi utilizzabile dalla Polizia che sta indagando sul caso. Dal racconto dei testimoni sembra che il paracadute principale si sia attivato dopo il lancio, avvenuto da un’altitudine di circa 4 mila metri, ma non si sia aperto del tutto. Probabilmente si è avvitato, proprio come accadde a Pietro Taricone. Piraccini ha quindi cercato come da procedura di ricorrere a quello di emergenza. Qualcosa però è andato storto. Forse il paracadutista ha tentato la manovra a distanza troppo ravvicinata dal suolo. L’uomo si è schiantato a terra precipitando in un terreno con un casolare abbandonato a circa un chilometro dalla pista. E’ morto sul colpo: i tentativi di rianimazione sono stati inutili. Tutti gli strumenti del lancio utili sono ora sotto sequestro. Nelle indagini si terrà conto anche delle condizioni meteo visto il forte vento della giornata di ieri. Il presidente dell’Atc di Terni, la società che gestisce l’aviosuperficie, Sandro Corradi ha però spiegato che al momento del lancio fatale il vento non era molto forte e soffiava sotto i 10 nodi. Nel caso di Taricone l’inchiesta venne archiviata perché l’incidente venne addebitato ad errore umano.



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