Attualità Italiana

Le ultime sul caso Elena Ceste, Michele Buoninconti resta in carcere: tutte le intercettazioni che lo incastrano

Le ultime notizie sul caso Elena Ceste: i giudici hanno deciso che Michele Buoninconti resta in carcere. Un anno di intercettazioni bastano a dimostrare la sua colpevolezza?

Sono davvero tante le intercettazioni che in quasi un anno gli investigatori hanno raccolto. Mentre si continuava a cercare Elena Ceste, con la speranza che fosse viva, si ascoltavano anche tutte le conversazioni che Michele Buoninconti aveva con i suoi figli, con i suoi parenti, con i suoi colleghi. I monologhi e le preghiere che diceva in macchina ma anche le frasi forti che pronunciava in presenza dei figli. Tra le tante intercettazioni ci sarebbe anche quella che riguarda la giornalista di Mediaset, Laura Magli. Ricorderete che noi fummo tra i primi a dare la notizia dell’aggressione da parte di Michele Buoninconti alla giornalista di Canale 5 che raccontava sbigottita il fatto nella puntata di Pomeriggio Cinque, era settembre (LEGGI QUI PER APPROFONDIRE). Nel frattempo pochissimi minuti fa è arrivata la notizia che riguarda la decisione dei giudici: Michele Buoninconti resta in carcere.

UN ANNO DI INTERCETTAZIONI CONTRO MICHELE

Oggi sappiamo che quell’aggressione potrebbe esser stata premeditata e non finisce qui. Michele rideva di quello che era accaduto parlandone con i figli e con i fratelli. Prima di partire per Govone, dove la giornalista di trovava per intervistare i genitori di Elena, Michele avrebbe detto che l’avrebbe aggredita con un palo ( o con un bastone). Un gesto violento che non derivò quindi da quello che poteva essere lo sconforto di essere sempre attorniato dalla stampa ( seppur anche in questo caso non sarebbe stato giustificato), ma dalla sua volontà di essere protagonista ancora una volta. Diciamo ancora una volta perchè sempre Laura Magli fu anche lei suo malgrado protagonista di uno degli atti di Michele. Ricorderete la famosa telefonata ad Armando Diaz, anche in questo caso fummo i primi a dare la notizia in diretta mentre seguivamo Pomeriggio Cinque. In quel caso Michele chiamò la giornalista dicendo che avrebbe dovuto cercare le risposte nelle persone, non nei luoghi e si spacciò per Armando Diaz ( CLICCA QUI PER APPROFONDIRE).

Ribadiamo che Michele avrebbe raccontato la cosa sia prima di agire ( pare che i figli ridessero alle sue affermazioni) che dopo l’atto. Ricordiamo anche che la giornalista di Canale 5 non è stata la sola a essere aggredita. Michele andava molto a simpatica. Infatti si fidava della giornalista di Giallo, alla quale stava facendo la corte e alla quale mandava sms provocatori, ma non gradiva la presenza di altri giornalisti. Non solo Laura Magli, anche altri professionisti come ad esempio quelli Rai. Ricorderete infatti che Michele non volle più incontrare i giornalisti di Rai e e aggredì anche la troupe di Porta a Porta. CLICCA QUI PER VEDERE LE IMMAGINI DELL’AGGRESSIONE

LE INTERCETTAZIONI SUI FIGLI

Il 13 febbraio 2014, a venti giorni dalla scomparsa della moglie, Michele parlando con un fratello dice di non «avere più niente da perdere». Poi un’affermazione agghiacciante: «Mi tolgono i figli? Risparmio! Hai capito? Risparmio da dargli da mangiare io!». In questi giorni, lo ricordiamo, i legali di Michele raccolgono testimonianze che dovrebbero mostrarci il Buoninconti sotto un’altra luce, quella di padre amorevole e perfetto. Il 17 giugno a bordo della Golf Michele incolpa i figli della scomparsa della moglie: «Avete tirato troppo la corda con mamma! E si è spezzata! E cercate di non tirarla troppo con me anche!» questa un’altra intercettazione pubblicata da La stampa.

Padre amorevole? Padre padrone e pericoloso verrebbe da dire leggendo queste intercettazioni ma non spetta a noi giudicare. Ci sarà un processo, non ci saranno indizi ma prove e questa volta sembra che per la difesa ipotizzare che le cose siano andate in modo diverso possa essere quasi una missione impossibile.

 

 



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