Rebus sui vestiti di Elena consegnati dal marito a Carabinieri: spunta altra biancheria intima
Il mistero delle due paia di mutande di Elena Ceste consegnate ai Carabinieri da Michele Buoninconti: ha dato sia la biancheria sporca che quella pulita?
I vestiti compaiono e ricompaiono. Vengono dati e poi ce ne sono degli altri. Con queste parole i Carabinieri di Asti avevano commentato la storia degli abiti di Elena Ceste consegnati da Michele Buoninconti ma non sapevamo che di vestiti ce ne fossero degli altri. Fino a ieri sapevamo infatti che i vestiti dati da Michele erano quelli che, secondo il suo racconto, la donna indossava prima di scomparire. Un maglione, dei pantaloni marroni, delle calze, un paio di mutande con l’assorbente…E poi gli occhiali. Michele aveva fatto credere a tutti che sua moglie se li fosse sfilati e fosse poi andata via di casa, quando fuori c’erano pochi gradi, tutta nuda senza che nessuno l’avesse vista.
Ma un paio di mutande, viste da tutti nella macchina bianca di Elena lasciano pensare a una interpretazione che ancora una volta va contro Michele. Secondo gli inquirenti Michele la mattina del 24 gennaio 2014 entra a casa e trova sua moglie nuda, ha appena fatto la doccia. La uccise, strangolandola o soffocandola. Pensa a inscenare questa fuga. Prende senza accorgersi dal bagno gli abiti che pensava fossero di Elena. E in realtà lo erano ma probabilmente la donna prima di fare la doccia o di lavarsi aveva preparato, come si fa spesso, anche la biancheria pulita da indossare. Per questo si spiegherebbe la presenza di due paia di mutande ( a uno dei quali c’era ancora attaccato l’assorbente). Michele nella concitazione di quegli attimi potrebbe aver preso sia la biancheria sporca che quella pulita senza rendersene conto. Prima di mezzogiorno avrebbe dato tutti gli abiti ai Carabinieri? No in realtà non è così. Michele chiede a suo suocero di portare degli indumenti che sono nella macchina bianca. Infatti sul sedile posteriore diverse persone hanno notato la presenza di un paio di mutande chiare, bianche, mentre quelle date in precedenza da Michele ai Carabinieri sono azzurre.
Un nuovo indizio che porta quindi a un’unica pista, quella che ci parla di Michele come assassino di sua moglie. Il Buoniconti dal carcere però non cede e continua a proclamare la sua innocenza.
Di certo chi ha analizzato quei vestiti sa bene se ci fossero degli indumenti sporchi e se altri invece fossero già stati usati.
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