Isis a sud di Roma: ma quali sono i rischi per l’Italia?
L'Isis minaccia l'Italia e annuncia la posizione a sud di Roma: quali sono i prossimi obiettivi e quali i rischi concreti per il nostro Paese?
La paura era nell’aria da tempo ma ora la minaccia è diretta. Nell’ultimo video diramato dall’Isis la cellula terroristica islamica annuncia: “Prima ci avete visto su una collina della Siria ma ora siamo qui, siamo a sud di Roma … in Libia”. Poche parole che indicano senza mezzi termini che stanno arrivando e che anche l’Italia è nel loro mirino. Come prevedibile il video ha generato il panico nel nostro Paese, dopo le minacce al ministro Gentiloni di qualche giorno fa.
ISIS MINACCIA IL VATICANO: L’ANNUNCIO
Su internet a dire il vero c’è anche chi trova il coraggio di sdrammatizzare ironizzando sul fatto che per entrare nella capitale da sud il traffico rallenterà parecchio l’Isis ma questa volta le battute sui Social sembrano un tentativo estremo di esorcizzare la paura concreta che aleggia nell’aria. Nel video inoltre viene mostrata l’ennesima disumana e macabra decapitazione: questa volta le vittime sono 21 cristiani copti egiziani rapiti in Libia, nella città di Sirte a Capodanno scorso. La diffusione del video è stata anticipata da quella di alcune immagini su Twitter che lasciavano presagire il peggio. Poi la conferma nel filmato cruento. Sulla loro identità comunque si attendono ancora conferme da parte del ministro degli Esteri egiziano, Abdel Atti. Forti le immagini che si chiudono con il lancio dei corpi degli egiziani copti decapitati in mare e un’ultima frase: «Avete buttato il corpo di Osama bin Laden in mare, mischieremo il suo sangue con il vostro». Oggi l’ambasciata d’Italia a Tripoli, l’ultima rappresentanza diplomatica occidentale ad oggi presente nel Paese, ha sospeso le regolari attività e saranno assicurati solo i servizi essenziali. Il clima è testo e si attendono sviluppi. Si fa sempre più concreta l’ipotesi di un intervento militare. Da ultimo anche Silvio Berlusconi si è schierato a favore di questa possibilità: “Accogliamo con favore l’intento del Governo di non abdicare alle responsabilità che ci derivano dal ruolo che il nostro paese deve avere nel Mediterraneo” riferendosi alla crisi in Libia.
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