Attualità Italiana

L’avvocato di Bossetti contro Chi l’ha visto, lui scrive dal carcere e le indagini portano al suo pc

Massimo Giuseppe Bossetti continua a dirsi innocente e scrive lettere dal carcere. Intanto emergono dettagli sul suo pc: ricerche su tredicenni. L'avvocato di Bossetti si scaglia contro Chi l'ha visto

Massimo Giuseppe Bossetti resta in carcere. Le indagini vanno avanti ed emergono altri particolari che lo riguardano. Il muratore di Mapello avrebbe fatto delle ricerche con il suo computer che riguardano “ragazzine”, “tredicenni” e non solo. Precisiamo subito una cosa: le ricerche sono state fatte dal pc che si trovava in casa Bossetti ma non è stato ancora verificato che fosse lui a fare quelle ricerche. E mentre Bossetti dal carcere si dice innocente fuori il suo legale lo tutela prendendosela con i giornalisti di Chi l’ha visto accusati di non aver svolte bene il loro lavoro. Ma andiamo per gradi e iniziamo dai fatti concreti. Partiamo da quelle strane parole ricercate sul pc in uso alla famiglia di Bossetti.

LE STRANE RICERCHE SUL WEB– In 133 pagine di consulenza informatica, Daniele Apostoli e Nicola Mazzini, gli esperti incaricati dal pm Letizia Ruggeri, hanno scandagliato ogni byte, persino quelli cancellati. «Tredicenni», «ragazzine», «vergini», abbinate a contenuti pornografici, sono le parole ricorrenti che qualcuno ha digitato dai pc trovati a casa del muratore di Mapello. Non è la prima volta che si parla di questi elementi. Già in estate vi avevamo parlato di quella che diversi giornali avevano anche definito una sorta di ossessione. Le analisi sono state condotte recuperando i cookies (usati dai siti per memorizzare informazioni sugli utenti), leggendo la memoria cache (temporanea) o i dati salvati dai browser per la navigazione e si sono spinte dal 9 febbraio 2002 al 29 maggio 2014. Nel computer desktop trovato a casa di Massimo Bossetti, i consulenti della procura hanno riportato alla luce tracce di accesso a svariati siti a luci rosse. Immaginiamo quindi che per verificare se dietro la tastiera ci fosse lo stesso Bossetti si possono fare dei riscontri abbastanza oggettivi. Se nello stesso momento in cui si cercava su google ad esempio, la parola tredicenne, Bossetti si connetteva anche a Facebook o apriva la sua mail, è facile dedurre che dietro a quello schermo ci fosse lui.

Dal carcere Bossetti invece scrive. In particolare ieri su Tgcom24 e nei programmi di Mediaset si è parlato di questa lettera scritta dal muratore. Pagine in cui l’uomo dice di essere innocente come ha sempre detto dall’inizio e chiede che giustizia venga fatta perchè a pagare deve essere il vero assassino di Yara.

Chiudiamo con un’altra nota che riguarda l’avvocato di Bossetti che chiama la redazione di Chi l’ha visto usando anche termini molto forti. La telefonata è registrata e viene mandata in onda. Secondo l’avvocato la redazione ha fatto un cattivo servizio nell’ultima puntata in onda. “Per me questa qui è spazzatura, avete fatto giornalismo spazzatura. Avete mandato in onda persone che hanno espresso la loro opinione. E adesso voglio vedere quando verranno in tribunale verranno sputtanat*. Io mi ammazzo di lavoro gratis, non ho preso un euro e invece voi date retta a persone che vengono pagate profumatamente.”

telefonata avvocato

PER ASCOLTARE LA TELEFONATA CLICCATE QUI ( SIAMO INTORNO A 1H 34 MINUTI)
 



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