Finchè c’è fiamma c’è pompiere: gli sms hot di Michele Buoninconti alla giornalista di Giallo
Sul settimanale Giallo gli sms che Michele Buoninconti mandava alla giornalista proponendole di tutto: se c'è fiamma c'è pompiere le scriveva. Ecco le ultime notizie
Elena era già morta. Elena non c’era più ma a quanto pare a Michele Buoninconti poco interessava. E se anche vogliamo pensare che non sia lui l’assassino di sua moglie, come possiamo anche solo concepire il fatto che un uomo, indagato per omicidio, con 4 figli a casa e con una moglie scomparsa possa importunare una giornalista con sms e frasi dal tono davvero surreale? Succede davvero e per una volta si hanno le prove visto che il settimanale Giallo decide di pubblicare alcuni degli sms e dei messaggi che Michele inviava sul Whatsapp di una giornalista della redazione di Giallo. Finchè c’è fiamma c’è pompiere. Se lo dice Michele…La cosa che fa rabbrividire è che, secondo quanto possiamo leggere sulla rivista diretta da Andrea Biavardi, a volte Michele mandasse dei messaggi anche dal cellulare dei suoi figli. Un pò come aveva fatto con Elena: controllava tutto, si impossessava del suo cellulare e dopo la sua morte ha iniziato a farlo con quello dei ragazzi pensando che, se il suo avesse delle cimici per le intercettazioni, quello dei ragazzi fosse invece libero.
LE PAROLE DEI FIGLI DI ELENA NEL GIORNO DEL SUO FUNERALE-LEGGI QUI
Secondo quanto leggiamo su Giallo, il cellulare in questione non sarebbe stato analizzato per cui Michele potrebbe aver anche contattato altre persone con quel telefono. Una ipotesi lanciata dai giornalisti che scrivono per la rivista. Gli inquirenti prenderanno in seguito i giusti provvedimenti del caso.
Qualcuno dice che si sta facendo troppo gossip in questa storia. Noi siamo di un altro parere. Non vorremmo che si arrivasse ad ascoltare poi sentenze del tipo quella di Parolisi. Una donna di 29 anni è stata uccisa con più di 30 coltellate, è stata quasi sgozzata come dice anche sua zia nelle ultime interviste. Ma i giudici ritengono che non c’è crudeltà nell’assassino. Bene noi vogliamo che si sappia anche nel caso di Elena Ceste quello che suo marito faceva mentre gli altri la cercavano, mentre i suoi genitori andavano in tv a lanciare appelli e speravano che le segnalazioni andassero a buon fine. E non lo facciamo per fare gossip ma perchè vogliamo presentare sotto ogni punto di vista la persona che oggi è in carcere con l’accusa di aver ucciso sua moglie.
La giornalista di Giallo risponde ovviamente ai messaggi di Michele per cercare di farlo parlare con la speranza che lui possa dire qualcosa che dimostri la sua colpevolezza. E quando gli chiede come mai ci siano in giro delle voci di alcune sue presunte relazioni lui non risponde smentendo ma dice solo: “se c’è fiamma c’è pompiere” a voi la libera interpretazione.
Tutti gli altri sms e i dettagli su questa storia li trovate nel numero di Giallo in edicola questa settimana.
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