Dopo la morte di Elena, suo marito Michele cercava un’altra donna da raddrizzare
Mentre i familiari cercavano Elena Ceste, Michele Buoninconti cercava un'altra donna da raddrizzare. Lì dove aveva fallito con sua moglie...
Sono sconvolgenti le intercettazioni che emergono in questi giorni come sconvolgenti sono i dettagli della vita che Elena Ceste faceva, una vita che le stava stretta probabilmente. La sua condanna: la voglia di libertà. Il suo aguzzino: un marito che aveva cercato di raddrizzarla per 18 anni ma a quanto pare non ci era riuscito. E dopo Elena ecco che nella vita di Michele entra un’altra donna, a pochi mesi dalla sua scomparsa, una donna misteriosa entra nella vita del Buoninconti. Neri verbali dei Carabinieri lo scambio di sms: solo una santa potrebbe prendere il posto di Elena, lei lo era. Una martire verrebbe da dire a questo punto visto che è stata uccisa nella sua casa, quella che lei stessa aveva costruito con le sue mani. La ricordiamo tutti nella foto, incinta, con la salopette di jeans nei giorni in cui si dedicava alla sua villetta di Costigliole. Ma l’educazione che Michele le aveva dato non era servita a tenerla lontano: “chissà che cosa ha visto vostra madre”. Ha visto la vita, quella che lei non faceva visto che non era neppure libera di comprare il pane con un paio di euro. A pagare ci pensava Michele, passava lui dopo. Tutti adesso raccontano questi dettagli di una vita di donna succube del proprio marito, prima però quella famiglia da mulino bianco nessuno voleva dipingerla in modo diverso.
LA MISTERIOSA TERESA, LA DONNA CALABRESE CHE ENTRA NELLA VITA DI MICHELE– “Fra noi c’è feeling“, le scriveva in un sms. L’altra gli rispondeva: “Quando il cuore batte forte come il mio, credo di sapere perché...”. Poi la donna si abbandona all’immaginazione, sogna il futuro insieme a Michele: “Magari in futuro a quest’ra starai lavorando… e io a casa, a preparare la cena al mio amore e ai bambini! Magari ne arriverà un quinto”. Incommentabili questi sms come incommentabile è l’atteggiamento di un marito che non ha mai cercato sua moglie, che ha subito cercato di dimenticare mentre dalla finestra di casa sua tutti i giorni poteva guardare quel posto, quel canale. Il posto in cui Elena era stata portata, nuda. La sua ultima condanna: non poteva godere neppure di pochi abiti per coprirle il corpo. Nuda, lasciata in balia di animali, del fango…E Michele intanto cercava la sua santa donna. “Grazie Teresa.. Mi fai commuovere… sei una persona eccezionale. Eccezionale dovrà essere la persona che sostituirà Elena”.
Chissà cosa direbbe oggi Teresa. Chissà se sogna ancora di preparare la cena a un uomo che ha soffocato nel suo letto la moglie ha pensato bene di cambiare anche le lenzuola, di aggiustare il letto, certo nulla in confronto al’atroce gesto di uccidere sua moglie. Nulla in confronto a tutto quello che ha fatto dopo: i giornalisti sono stati accusati di infangare, di voler cercare un passato che non esisteva. Forse il primo a infangare la memoria di Elena, volutamente, è stato il suo stesso marito. Filmini a luci rosse, più uomini con lei in macchina, foto compromettenti, messaggi, ricariche…Sono tutte cose che ci ha detto Michele, sono tutti indizi che lui stesso forniva senza che nessuno glieli chiedesse. Come un fiume in piena.
E il pensiero in ogni pezzo dedicato alla memoria di Elena non può che andare ai bambini. Gli stessi che hanno dovuto, per paura mentire, ma nel loro cuore ricorderanno come era davvero la mamma e sapranno bene come era anche il loro papà.
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