L’arresto di Michele Buoninconti dopo un anno di bugie: Elena uccisa nel suo letto
Elena Ceste uccisa da suo marito: un anno di bugie di Michele Buoninconti che avrebbe ucciso sua moglie nel letto coniugale
Potrebbe esser stata uccisa nel suo letto, nel letto coniugale. Elena Ceste presto troverà degna sepoltura ma il ciclone si è abbattuto sulla sua famiglia, sui suoi figli e sui suoi genitori. Un anno di bugie? E’ passato un anno da quando Michele Buoninconti diceva che sua moglie era scomparsa che qualcuno l’aveva presa. Dosava le parole come diceva lui con chi voleva lui. Dava indizi: ho sentito al telefono, ho letto i messaggi, ho saputo di una ricarica. Poi andava in un’altra direzione: mia moglie era una santa, adorava i figli, era una donna speciale. Poi diventava improvvisamente Armando Diaz per dire di non cercare nei luoghi ma di chiedere alle persone. Poi aggrediva i giornalisti che cercavano la verità una verità che purtroppo era sembrata dall’inizio evidentissima. E poi i messaggi che accusavano il prete, i dubbi, le bugie i depistaggi. Ma in questo lungo tempo c’era qualcosa che continuava a fare: pregare e non solo. Le intercettazione ci ridanno un Michele Buoninconti come non lo abbiamo mai visto: parla con i figli e li invita a stare molto attenti a quello che dicono se non vogliono essere separati e se non vogliono che anche lui sia portato via come la loro mamma. E il pensiero va proprio a questi ragazzi: quattro figlia dai 7 ai 16 anni, a quelli che sono stati i loro pensieri. E mentre Michele organizzava il funerale di sua moglie continuava a osservare il posto in cui erano stati ritrovati i resti. Si vedeva bene dalla sua casa, in ogni momento poteva sorvegliare quel corpo. Ennesimo segno di uno strapotere che ha sempre voluto in casa. Dominare. Su tutto e su tutti e quando non lo ha potuto più fare ha iniziato a pensare che Elena non fosse più una buona moglie. “Ho impiegato 18 anni e farla cambiare vostra madre e poi…”. E poi Elena era una donna non una santa, non una schiava. La gelosia è il movente, il solo motivo che ha spinto o meglio avrebbe ( il condizionale resta ancora d’obbligo) Michele a uccidere sua moglie. Lo avrebbe fatto la mattina della scomparsa ancora prima che la donna si preparasse, forse anche prima di andare a scuola. Elena sarebbe stata uccisa nel suo letto probabilmente morta per asfissia come si è sempre detto. Un caso risolto da quel 18 ottobre. E le forze dell’ordine erano già pronte all’arresto ma hanno atteso forse per non destabilizzare la famiglia, i ragazzi. Ieri l’arresto. Non emergono dettagli sulle possibili dichiarazioni di Michele. Del resto da lungo tempo non parlava ma si preparava solo a seppellire la moglie, era quello che aspettava dal lontano giorno di ottobre.
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