Shock a Pavia: muore la donna segregata in casa, pesava solo 15 chili
Non ce l’ha fatta Laura Carla Lodola, la 55enne di Pavia, segregata in casa dal convivente e lasciata morire di fame. Pesava solo 15 chili, i medici non hanno potuto fare nulla per aiutarla
Purtroppo la storia di Laura Carla Lodola non ha avuto un lieto fine come in molti si auguravano da quando la sua storia è divenuta di dominio pubblico. Vi avevamo parlato di questa 55enne di Pavia segregata in casa dal convivente e tenuta dallo stesso in condizioni di grave mal nutrimento. Alla fine, di fronte al precipitare delle condizioni cliniche della vittima, arrivata a pesare poco più di 15 kg, era stato proprio il suo aguzzino a farsi prendere dai sensi di colpa o dalla paura.
SEGREGATA IN CASA A PAVIA: STORIA DI PRIGIONIA
Che cosa abbia spinto a torturarla così e poi a pentirsi alla fine non è ancora chiaro. Sta di fatto che lo scorso martedì aveva così chiamato il 118: i soccorritori hanno recuperato la donna e l’hanno trasportata in gravissime condizioni in ospedale. Lo scenario che hanno trovato in casa i soccorritori al loro arrivo era a dir poco raccapricciante: ridotta praticamente pelle ed ossa e coperta di piaghe da decubito in quanto costretta a letto da anni. Le condizioni igieniche della stanza erano a dir poco disastrose.
Nel frattempo la scioccante storia di questa tortura in cattività ha fatto il giro d’Italia e tutti hanno sperato che Laura potesse farcela e che per lei fosse finito un incubo. Purtroppo invece la sua storia non finisce con un lieto fine: la donna è morta in ospedale. Il suo convivente si trova attualmente in stato di fermo. Risponde al nome di Antonio Calandrini e ha 60 anni. Su di lui pesavano già le accuse di abbandono di incapace e sequestro di persona ma ovviamente la morte della vittima aggrava penalmente la sua posizione. Di fronte a tanta crudeltà inspiegabile non si può restare scioccati e in rispettoso silenzio per chi subisce questi abusi. Avremmo voluto raccontarvi un finale diverso e invece, purtroppo, dobbiamo ancora parlare di quello che a tutti gli effetti, può essere considerato un femminicidio.
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